Usa: speranze di pace sotto controllo

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In tutto il mondo procede la campagna di avvicinamento alla giornata del 20 di marzo. Negli Stati Uniti domenica 15 febbraio è stata ricordata in 150 città con le "candele della speranza" alle finestre la grande giornata che nel 2003 ha visto più di 110 milioni di persone nelle piazze contro la guerra in Iraq. Un rete mondiale che vorrebbe diffondersi con la proposta di possibili gemellaggi lanciata dal Gruppo Nonviolenza di Rete di Lilliput che dei aderendo al giornata del 20 marzo promuove possibili gemellaggi con le organizzazioni dei movimenti americani.

Intanto negli Stati Uniti sale il clima intimidatorio verso chi dimostra contrarietà alla scelta della guerra all'Iraq. Per la prima volta dagli anni 60, il governo ha richiesto alla Drake University di consegnare dati su chi ha participato a un convegno contro la guerra in Iraq. Oltre alle segnalazioni il governo ha richiesto a 4 attivisti di presentarsi in tribunale. Questi quattro attivisti sono il direttore del Catholic Peace Ministry, l'ex coordinatore dell'Iowa Peace Network, un membro della Catholic Worker House, e un attivista che e' stato in Iraq nel 2002.

Decine di pacifisti ungheresi stanno presidiando da giorni i boschi della montagna di Zengo, nel sud est del paese, dove dovrebbe sorgere una stazione radar della Nato. Mercoledì scorso sarebbe dovuto iniziare l'abbattimento degli alberi, ma gli attivisti hanno bloccato tutte le strade di accesso alla cima della montagna e rimandato indietro, con ferma cortesia, gli operai della dittar privata che ha vinto l'appalto del ministero della difesa. Da ricordare che l'Ungheria è uno dei "paesi alleati" che ha deciso di inviare soldati in Iraq, al fianco degli Stati Uniti.

Fonte: Common Dreams, Carta, End the War

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