Uganda: i bambini sono il prezzo della guerra

Stampa

Iniziata nel 1986 dopo l'ascesa al potere del Presidente Yowery Museveni a scapito delle elite militari Acholi del Nord, la guerra civile del Nord Uganda prosegue dal 1992 agli ordini del LRA-Lord Resistence Army di Joseph Kony.

Vittime privilegiate del LRA sono i ragazzi e le ragazze, rapiti, portati in Sudan, addestrati e fatti combattere contro i loro stessi villaggi. Sono oltre 20mila i ragazzi sequestrati e secondo il report di "Human Rights Watch" dal giugno 2002 i bambini rapiti dai ribelli nel Nord Uganda sono 5000.

I recenti accordi siglati tra il governo ugandese e quello sudanese, che per anni ha sostenuto le truppe del LRA, parrebbero aver aperto la fase finale del conflitto tuttavia secondo Amref (Fondazione Africana per la Medicina e la Ricerca) che opera da tempo nel campi profughi di Gulu, l'articolato quadro della guerra in Uganda è ancora lontano da una soluzione.

Anche l'Avsi (Associazione Volontari per il Servizio Internazionale) operativa in zona denuncia come la regione continui ad affrontare una grave crisi umanitaria. Secondo OCHA (Ufficio per Coordinamento degli Affari Umanitari delle Nazioni Unite) più di 840 000 persone (80% della popolazione) hanno lasciato la propria casa per fuggire ai ribelli rifugiandosi nei Campi per gli sfollati.

Drammatico è il problema dei "Night commuters" pendolari notturni che abbandonano i propri villaggi per trascorrere la notte nelle città. In prevalenza bambini e adolescenti scelgono di dormire all'aperto nel cortile delle chiese o presso gli ospedali per sfuggire alle efferatezze della Lord Resitance Army, il famigerato Esercito del Signore, che continua a seminare morte e terrore.

Malgrado l'impegno dell'esercito, malgrado le promesse del Presidente Museveni di chiudere i conti con Kony entro marzo (ma a settembre aveva dichiarato che lo avrebbe annientato prima di Natale...), la fine della guerra appare purtroppo ancora un miraggio.

Fonti: Misna, Amref, Human Rights Watch, Avsi;

Ultime su questo tema

I gazawi stanno morendo per noi

02 Ottobre 2025
Si testa la tenuta dell’impunità concessa ai massacratori. Si trovano le strade per ridurre al silenzio la democrazia. (Raffaele Crocco)

Dossier - Riconoscere la Palestina: perché il mondo sta cambiando posizione

01 Ottobre 2025
Nell’estate-autunno 2025 alcuni tra i più rilevanti Paesi occidentali hanno deciso di riconoscere lo Stato di Palestina. (Giacomo Cioni)

Attacco alla Global Sumud Flotilla: droni, bombe sonore e spray urticanti in acque internazionali

24 Settembre 2025
La Global Sumud Flotilla, missione umanitaria internazionale diretta a Gaza, è stata oggetto di una serie di attacchi. (Giacomo Cioni)

Blocchiamo tutto!

22 Settembre 2025
Con lo sciopero generale di oggi, al quale come testata aderiamo, l'Italia intera si ferma per Gaza.

La scheggia impazzita di Israele

12 Settembre 2025
Tel Aviv colpisce, implacabile, quando e come gli pare, nella certezza dell’impunità interna e internazionale. (Raffaele Crocco)

Video

Ruanda, 14 anni dopo: mai più un genocidio