Sit-in con medaglia alla memoria al Parlamento

Stampa

Il 6 aprile torna alla Camera la Delega al Governo per la revisione dei Codici Penali Militari che prevede, nei luoghi oggetto di missione militare italiana, l'applicazione della legge penale militare di guerra, punendo, tra l'altro, ciò che viene ritenuto illecita raccolta, pubblicazione e diffusione di notizie militari, a danno di giornalisti, membri di ONG e chiunque decida di diffondere "verità scomode". L'approvazione della proposta di legge delega provocherebbe in Italia, stravolgendo i fondamentali principi costituzionali. Per fermare questa riforma viene proposto di spedire una "valanga di email" ai deputati chiedendo che venga sospesa l'approvazione del provvedimento. La Campagna invita al presidio fuori da Montecitorio, ore 12:00 - 17:00 per fermare la revisione dei Codici Penali Militari, con la consegna della "Medaglia alla memoria al Parlamento".

"La delega e la nuova riforma della Costituzione sono due facce di una stessa medaglia" commenta Manuele Messineo, della Campagna Contro la Riforma dei Codici Militari Penali di Guerra e di Pace . "Una medaglia alla memoria da dare al Parlamento e a quegli articoli della Costituzione che ancora non sono stati modificati. Infatti, se da una parte la delega mette nelle mani del Governo il potere di avviare missioni militari all'estero per semplice decreto, dall'altra la riforma costituzionale da' al Presidente del Consiglio il potere di sciogliere le Camere".

La riforma prevede la lesione del diritto all'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e la normalizzazione della guerra come strumento di risoluzione dei conflitti, in violazione all'art. 11 della Costituzione. A questo si aggiungerebbe la sottrazione al Parlamento della funzione sancita dall'art. 78 della Costituzione, relativa alla delibera dello stato di guerra, a tutto vantaggio dell'Esecutivo che attraverso decreto potrà dichiarare il "tempo di guerra". Tra le varie conseguenze questa riforma renderà impossibile esercitare il diritto di informazione in "tempo di guerra" provacando quindi una lesione del diritto ad essere informati da parte dei cittadini italiani.

Mercoledì 6 aprile, si terrà un SIT-IN davanti a Montecitorio (ore 12:00 - 17:00) per fermare il processo di limitazione delle libertà dei cittadini.

L'attivazione è prevista per tutta la giornata di mercoledì 6 anche attraverso internet con l'invio di una valanga di e-mail ai parlamentari della Camera andando sul sito www.Ostinatiperlapace.org dove si può trovare l'appello "Fermare la censura di guerra" che vede l'adesione delle seguenti associazioni:

Aprile Roma, ARCI, ART11, Articolo 21, Associazione "Aiutiamoli a Vivere" (Passage to the South), Associazione AMANDLA, Associazione Casa dei Diritti Sociali, Associazione Culturale Antonio Cotogni, Associazione Federativa Femminista Internazionale, Associazione Il paese delle Donne, Associazione Melagrana Onlus, Associazione Obiettori Nonviolenti, Associazione Viottoli - Comunità Cristiana di Base, AMID - Associazione per i Militari Democratici, Attac Italia, Bastaguerra Roma, Beati costruttori di Pace, CGIL - Funzione Pubblica, Casa per la Pace di Milano, Centro Studi Difesa Civile, PRC, Comitato Fermiamo la Guerra di Milano, Comitato Scienziate e Scienziati Contro la Guerra, Cooperativa Sociale Rinatura S.c.ar.l. Modena, Coordinamento Lombardo Nord Sud del Mondo, Corvo Rosso Magazine, CRIS - Diritti di comunicazione nella società dell'informazione, Donne in Nero, Ecoradio, Gruppi Emergency di PT, CS, Busto Arsizio, AR, TP, PA, VE, Alghero, Pinerolo, Cesena, FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana), Federazione dei Verdi, FIOM, Fondazione CUM, forumdelteatro.org, Forum difesa salute di roma, GAVCI - Gruppo Autonomo di Volontariato Civile in Italia, Giuristi Democratici di Modena, Gruppo giovani AC piandiscò, Gruppo Laico di Ricerca, Gruppo uomini di pinerolo (TO), ICS - Consorzio Italiano di Solidarietà, Legambiente Lazio, Legambiente (nazionale), LIBLAB - Libero Laboratorio, Milano Ovest Social Forum, Missionari comboniani impegnati con i giovani (G.I.M.), Movimento Nonviolento, Organizzazione di Volontariato A.L.J. (Aiutiamo la Jugoslavia), Pane e rose ONLUS - Roma, Partito Umanista di Milano, Partito Umanista di Trieste, Pax Christi Roma, Peacelink, PROBASIS-ONLUS, Radicali di sinistra, Radio Città' Aperta - 88.9 fm di Roma e Lazio, Il Ponte - Mensile di Gaggiano (MI), Redazione del sito www.giovaniemissione.it, Rete di Lilliput, Rete Radiè Resch, Reti di pace laboratorio monteverde, Rivista elettronica fisicamente.net, Rivista mensile Azione Nonviolenta, SCI - Servizio Civile Internazionale, SinCobas, Socialpress - www.socialpress.it, Sud Pontino Social Forum, USIGRAI - Sindacato dei giornalisti RAI, Un ponte per..., Unimondo.org, WILPF Italia

Ultime su questo tema

I gazawi stanno morendo per noi

02 Ottobre 2025
Si testa la tenuta dell’impunità concessa ai massacratori. Si trovano le strade per ridurre al silenzio la democrazia. (Raffaele Crocco)

Dossier - Riconoscere la Palestina: perché il mondo sta cambiando posizione

01 Ottobre 2025
Nell’estate-autunno 2025 alcuni tra i più rilevanti Paesi occidentali hanno deciso di riconoscere lo Stato di Palestina. (Giacomo Cioni)

Attacco alla Global Sumud Flotilla: droni, bombe sonore e spray urticanti in acque internazionali

24 Settembre 2025
La Global Sumud Flotilla, missione umanitaria internazionale diretta a Gaza, è stata oggetto di una serie di attacchi. (Giacomo Cioni)

Blocchiamo tutto!

22 Settembre 2025
Con lo sciopero generale di oggi, al quale come testata aderiamo, l'Italia intera si ferma per Gaza.

La scheggia impazzita di Israele

12 Settembre 2025
Tel Aviv colpisce, implacabile, quando e come gli pare, nella certezza dell’impunità interna e internazionale. (Raffaele Crocco)

Video

Ruanda, 14 anni dopo: mai più un genocidio