Il Diritto alla difesa civile

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Si è svolto il 2 maggio scorso l'incontro nazionale della Rete dei Corpi Civili di Pace, piattaforma costituita da una serie di associazioni che lavorano già da diverso tempo nell'ambito della difesa popolare non violenta e dell'obiezione di coscienza. Alla base delle attività di ogni singola realtà e della rete c'è il principio dell'opposizione alla guerra e ai suoi crimini attraverso il contributo e l'intervento della società civile e la presenza internazionale come strumento di sicurezza in opposizione alle armi. La rete promuove il riconoscimento del diritto di difesa civile delle popolazioni oppresse, il riconoscimento ufficiale dei Corpi Civili di Pace da parte del governo italiano e dell'Europa e la realizzazione di una forza politica non violenta che intervenga per prevenire i conflitti con azioni di interposizione e diplomazia popolare.

Presenti: Berretti Bianchi, Rete Lilliput, CSDC, Assopace, PBI, Movimento,Non Violento, Dehoniani, Servizio Civile Internazionale.

In questo momento la rete si sta muovendo soprattutto nell'ambito dell'informazione e della diffusione dei principi e delle attività all'esterno. Inoltre promuove e supporta tutte le attività di lobby per il riconoscimento dei Corpi Civili di Pace in Europa e in Italia.

A livello europeo è presente una rete di Corpi Civili (la rete si chiama ENCPS), a livello mondiale esiste la Non Violence Peace Force (di cui i Berretti Bianchi fanno parte) che ha un ufficio a Bruxelles, ha statuto di associazione e racchiude diverse realtà. Le due entità in Europa coincidono e fanno parte dell'EPLO, (ufficio per la lobby per la prevenzione dei conflitti) che è incluso in quella che è chiamata Agenzia per la Difesa Europea. In questo momento l'ufficio sta portando avanti una proposta per l'eliminazione delle tendenze militariste su cui si fonda l'Agenzia e per la creazione di un Agenzia per la Pace Europea (EPA).

Tra gli obiettivi prossimi dell'EPLO:
- Rilancio di un progetto pilota a Cipro.
In seguito al comportamento ambiguo tenuto dalla Commissione Europea di fronte alla questione della riunificazione di Cipro e alla bocciatura del progetto promosso dalla rete europea ENCPS dei Corpi Civili di Pace che prevedeva una missione di monitoraggio a Cipro, la rete sta implementando un processo di pressione in questa direzione.
Per l'Italia il referente per questo progetto a livello europeo è Bergamaschi dei Verdi.
- Un progetto di monitaraggio nei Balcani.
- Riunione in Bielorussia per la conoscenza della situazione delle ONG e l'inclusione dell'Est europeo all'interno della rete.
- Progetto pilota in Sri Lanka finanziato dal governo tedesco.

L'attuale presidenza irlandese sembra indifferente alle pressioni e questo è emerso anche dall'ultima all'ultima conferenza di Dublino ma si confida nella presidenza olandese che partirà da giugno il cui governo ha già espresso interesse.
Più in generale si vuole spingere la Commissione Europea ad incoraggiare tutti i progetti relativi alla prevenzione dei conflitti.

In ambito italiano la rete propone:
- Proposta di legge per il riconoscimento dei Corpi Civili di Pace e il riconoscimento di congedi in caso di viaggi di monitoraggio.
- Preparazione di un documento aperto relativo agli eventi di Falluja alla società civile e alle istituzioni che promuova la formazione di un gruppo di monitoraggio in Iraq e apra un dibattito sui Corpi Civili di Pace.
- Costituzione di un sito (già in preparazione)
- Realizzazione di un volantino da distribuire durante le iniziative a cui le associazioni aderenti alla rete partecipano.
- Realizzazione di un opuscolo/libro in cui includere analisi, documenti,
iniziative relative alla rete.

Potete trovare ulteriori informazioni sul sito http://www.berrettibianchi.org/ccpboard.html in attesa del sito in costruzione⅀

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