Balcani: con gli Usa per nuovi affari in Iraq

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Durante la guerra in Iraq l'amministrazione USA ha cercato alleati anche nei Balcani. Alcuni Stati, come Albania e Bulgaria, hanno dato un supporto incondizionato alla campagna militare USA. Altri, come Croazia e Serbia, sono rimasti più defilati. Ora in molti si mettono in fila per la ricostruzione.

L'invito ad alcune imprese dei Balcani a partecipare alla ricostruzione è stato recapitato personalmente dal Segretario di Stato americano Colin Powell durante un recente tour nelle principali capitali del sud est Europa. Invito recapitato a Tirana ma anche a Sofia.

In Bosnia Erzegovina un gruppo di imprese, che già negli ultimi decenni avevano lavorato in Iraq, si sono costituite in consorzio proprio per favorire la loro eventuale azione in Iraq. Lo hanno fatto dopo che il 16 maggio scorso, a Sarajevo, USaid ha paventato la possibile partecipazione delle ditte bosniache nella ricostruzione in quel paese.

In un'intervista all'Osservatorio sui Balcani, Andrea Ferrario, direttore di Notizie Est sottolinea come la notizia più clamorosa arrivi dalla Serbia. Qui la Jugoimport, azienda serba dedita all'import-export di armamenti e recentemente coinvolta in un scandalo per violazione dell'embargo ONU verso il regime di Saddam Hussein, coordinerà le aziende serbe che parteciperanno alla ricostruzione in Iraq. "Il voltafaccia degli Stati Uniti è stato incredibile e solo un mese e mezzo dopo lo scandalo, in dicembre, il direttore della Jugoimport (ex membro dei servizi segreti di Milosevic) si recava a Washington per firmare un accordo di collaborazione con gli USA", nota Ferrario. "Si tratta di un'altra vicenda che dimostra chiaramente il nesso costante tra grandi affari (anche illeciti) e politica internazionale".

Fonti: Osservatorio sui Balcani, Notizie Est;

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