Finanziaria: ottima per i militari, gli F35 possono trasportare armi nucleari

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La legge Finanziaria 2007 è positiva per l'industria militare: tra l'altro è stato costituito nel Ministero della Difesa un apposito Fondo per le esigenze di investimento per la difesa con uno stanziamento di 1.700 milioni di euro per il 2007 e per un totale di 4.450 milioni nel triennio 2007-2009. "Il Governo Prodi ha ceduto alla lobby delle armi ed ha autorizzato un rilevante programma di investimenti mostrandosi poco sensibile alle richieste di parte del suo elettorato e di decine di parlamentari della Maggioranza che hanno chiesto un drastico taglio delle spese militari per dirottarle verso quelle sociali" - commenta Luciano Bertozzi su Nigrizia.

Come avevamo preannunciato su Unimondo è previsto anche il rifinanziamento di investimenti nel settore aerospaziale, elettronico e per la produzione del caccia Eurofighter, da realizzare in base ad una coproduzione fra aziende italiane, inglesi, tedesche e spagnole: per il biennio 2007-08 lo stanziamento è pari a 520 milioni di euro e di 310 milioni per gli anni successivi. Anche lo stanziamento per le navi FREMM, non è stato toccato, nonostante si tratti di circa 2 miliardi di euro, scaglionati fra il 2007 ed il 2010 compreso. A fronte a tutti questi soldi per le armi non c'è nessuno stanziamento per la riconversione produttiva dal militare al civile.

Gli stanziamenti per la cooperazione allo sviluppo sono elevati a circa 650 milioni per ciascuno degli anni 2007,2008 e 2009, misura peraltro insufficiente ed il Fondo per lo sminamento umanitario è stato di poco ridotto rispetto alla misura 2006 (circa 2,2 milioni di euro annui, dimezzato rispetto allo stanziamento di qualche anno fa). Allo stesso modo l'Esecutivo non ha tenuto fede agli impegni presi in sede di G-8 sul Fondo globale per la lotta all'Aids, alla TBC ed alla malaria.

Intanto il ministro della Difesa Arturo Parisi ammette - in un' intervista a Famiglia Cristiana - che i nuovi aerei caccia-multiruolo F35 (JSF) sono in grado di portare testate nucleari, anche se - ha notato - "non significa che le porteranno". "Il fatto che possano portare testate nucleari - ha detto il Ministro - non significa che le porteranno. Non sarà l'arma a guidare il nostro braccio, né il braccio a guidare le nostre intenzioni. Un coltello, una pistola, un caccia..., quello che conta è il disegno che li guida. E il nostro è scritto, come ho detto, nell'articolo 11 della Costituzione: le armi a nostra disposizione saranno usate soltanto per difenderci e per impedire la violenza ingiusta, utilizzando la forza, e solo la forza necessaria, a contrastare l'attacco".

Insomma un'implicita ammissione che il programma del nuovo caccia F35 (JSF) al quale sta partecipando anche l'Italia è in grado di trasportare testate nucleari. Il progetto prevede l'assemblaggio degli F35 all'aeroporto militare di Cameri (Novara) e sul territorio ci si sta mobilitando per tentare di far cambiare orientamento non soltanto alle amministrazioni locali ma soprattutto al Governo. "I caccia Joint Strike Fighters - scrive il tavolo di lavoro - sono bombardieri da guerra aerea, trasportatori di bombe e potenziali trasportatori di testate nucleari. Costeranno ai cittadini italiani da 150 a 250 milioni di euro l'uno per un totale da 15 a 20 miliardi di euro è prevista l'ordinazione di 131 velivoli!". [GB]

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