Ciampi: 'società malata spende centinaia di miliardi in armi'

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Duro monito sulle spese militari da parte del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Durante il suo intervento alla 60ma assemblea della Fao Ciampi ha affermato che "una società che spende centinaia di miliardi in armamenti e consente che ogni anno muoiano di fame cinque milioni di bambini è una società malata di egoismo e di indifferenza". Il Presidente ha ricordato inoltre che "oltre che un dovere morale rispondere con provvedimenti efficaci alla piaga della fame nel mondo è anche un'azione fondamentale per garantire la sicurezza del nostro mondo" ed ha ribadito che "la costruzione di un ordine mondiale più giusto, è in primo luogo un imperativo morale".

"Al di fuori del mondo industrializzato - ha affermato il presidente Ciampi - centinaia di milioni di esseri umani vivono la disperazione quotidiana di non trovare di che nutrirsi, di non riuscire a dare la speranza di una vita dignitosa ai propri figli. Fame e denutrizione stringono in una morsa letale popolazioni già vittime di terribili malattie - AIDS, malaria e tubercolosi - di guerre e conflitti etnici. La coscienza non può non ribellarsi di fronte a questa strage silenziosa". "Dobbiamo colmare il solco - fatto di ingiustizia e di disperazione - che divide Paesi ricchi e Paesi poveri; da esso traggono origine e alimento i fenomeni che minacciano la sicurezza di tutti noi: l'estremismo, il fondamentalismo, l'odio etnico" - ha detto Ciampi. E concludendo il suo discorso ha ribadito che "la costruzione di un ordine mondiale più giusto è, in primo luogo, un imperativo morale. Ma non è solo questo: un mondo nel quale i benefici del progresso scientifico e della crescita economica siano ripartiti in modo più equo è anche un mondo più sicuro per tutti". In mattinata, il Presidente della Repubblica Ciampi aveva incontrato il Presidente della Repubblica Federativa del Brasile, Lula Da Silva, in visita ufficiale in Italia.

E ieri sera a Roma un gruppo di rappresentanti delle organizzazioni aderenti alla Rete Disarmo ha incontrato il Presidente del Brasile Luiz Ignacio Lula da Silva, in Italia per una visita ufficiale. In uno scambio di battute con il Presidente Lula al termine dell'incontro, la delegazione della Rete Disarmo ha ribadito il forte apprezzamento per gli sforzi condotti in varie sedi e circostanze dal Governo brasiliano sulle tematiche del disarmo e del controllo degli armamenti. Il Presidente Lula, nel ricordare il suo sostegno alla campagna internazionale Control Arms, si è detto contento del supporto mostrato dal movimento internazionale per il disarmo nei confronti delle iniziative legislative condotte su questo tema da parte del suo Governo (lo Statuto per il Disarmo approvato in questi mesi). Ma si è mostrato abbastanza preoccupato per le sorti del Referendum consultivo sulla vendita di armi che si terrà in Brasile la prossima settimana.

Il 23 Ottobre 122 milioni di brasiliani potranno votare sulla proibizione della vendita a civili di armi e munizioni. Un passaggio cruciale per il paese sudamericano, che attualmente detiene il record per il maggior numero di morti per arma da fuoco (circa 38.000 in un anno). Pur nella sua dimensione nazionale, il Referendum per la proibizione della vendita delle armi e delle munizioni in Brasile ha una rilevanza mondiale: per la prima volta un atto democratico di voto agirà direttamente sul tema del disarmo.

L'incontro all'Ambasciata Brasiliana in Italia è stato parte della "Giornata internazionale di azione per supportare il referendum Brasiliano sul disarmo", in cui si sono tenute in diversi Paesi dimostrazioni ed azioni di sensibilizzazione di fronte alle Ambasciate della Repubblica Federale del Brasile. [GB]

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