Onu: le azioni peacekeeping tutelano i diritti umani?

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Le azioni di peacekeeping sono coerenti? Può l'imperativo umanitario di salvare e proteggere vite umane in un conflitto essere secondario nelle operazioni di pace dell'Onu? A queste le domande risponde un recente studio del Henry Dunant Centre for Humanitarian Dialogue di Ginevra.

Il rapporto analizza le recenti operazioni di peacekeeping dell'Onu, in particolare quelle di Sierra Leone, Congo e Afghanistan. In tutti e tre i casi, nota il Centre for Humanitarian Dialogue (CHD), l'azione di peacekeeping delle Nazioni Unite ha presentato profonde contraddizioni. L'azione umanitaria non è infatti stata in grado effettivamente di difendere sul campo i principi di protezione e difesa dei civili al di sopra degli interessi politico-strategici in gioco.

Assunto alla base della ricerca è che le Nazioni Unite non possano promuovere azioni politiche senza rispettare la responsabilità data loro dalla Carta dell'Onu quale garante morale dei principi del diritto internazionale. E sulla base di questa premessa, il rapporto afferma che le Nazioni Unite CHD non debbano farsi coinvolgere in alcuna missione che causi danni collaterali in termini di perdite di vite umane dei civili. Il CHD inoltre sostiene che le Nazioni Unite debbano ribadire con forza i principi del diritto umanitario ed i loro obiettivi di protezione dei civili e fornitura di assistenza umanitaria.

Simili preoccupazioni a quelle espresse dal CHD sono state evidenziate in passato anche da molteplici ONG italiane. Tra queste Medici senza frontiere che ha duramente criticato, sia in occasione della guerra in Afghanistan contro il regime dei Talebani, ma anche nella più recente campagna anglo-americana in Iraq i rischi insiti nella cosiddetta "guerra umanitaria". Anche Osservatorio sui Balcani, centro di ricerca ed informazione che molto ha seguito le questioni legate al mondo della cooperazione nel sud est Europa, è intervenuto in più occasioni sull'argomento. "La moderna guerra umanitaria, l'assurdo ossimoro che quotidianamente siamo costretti a sentire da un'informazione anch'essa piegata dagli eventi … getta un'ombra su tutto ciò che va sotto l'aggettivo 'umanitario'", ha denunciato in passato Michele Nardelli, collaboratore dell'Osservatorio.

Fonti: H. Dunant Centre, ID21, Osservatorio sui Balcani, Medici senza Frontiere.

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