Il GAN in azione per disarmare Unicredit

Stampa

Il GAN - Gruppo di Azione Nonviolenta del Trentino ha messo in atto un azione nonviolenta di denuncia e proposta difronte alla sede del gruppo bancario Unicredit. Sul marciapiede di Corso Rosmini, davanti alla sede dell'istituto di credito sono stati distribuiti centinaia di volantini sia a terra che da dei trampoli. A questo si sono aggiunte delle azioni teatrali con cui sono state "pulite" le vetrine di una delle banche maggiormente coinvolte nel commercio delle armi e che non ha mantenuto le promesse fatte tre anni fa. Da considerare che Unicredit in Trentino controlla assieme ad altri gruppi anche la gestione delle tesoserie della Provincia Autonoma di Trento e di diversi comuni.

Il 2003 è stato un ennesimo anno record per l'export italiano di armi: 1 miliardo e 282 milioni di euro da contratti autorizzati dal governo, addirittura il 40% in più rispetto al 2002. Il valore complessivo delle autorizzazioni è aumentato del 50% rispetto all'anno 2002. Nella relazione del governo risulta ancora la presenza, tra le cosiddette "Banche armate", di Unicredito, che pure, a maggio del 2001, cedendo alle pressioni della campagna "Banche Armate" promossa, tra gli altri, dalle riviste "Missione oggi", "Mosaico di pace" e "Nigrizia", annunciò di non voler più sostenere le esportazioni di armi. Tra gli istituti di credito coinvolti in queste operazioni, ci sono Banca di Roma, Gruppo bancario S. Paolo Imi, Banca Intesa, Société Générale e la Bnl: insieme, hanno negoziato il 75% di tutte le operazioni autorizzate.
L'ammontare totale di Unicredit per quanto riguarda le autorizzazioni per esportazioni definitve è di 4,32% sul totale che equivale a cira 32 milioni di Euro. Tra le esportazioni che riguardano Unicredit vanno segnalate soprattutto quella verso lo Zambia di 2.700.000 di dollari con un compenso di intermediazione di quasi il 10%. Tra l'altro lo Zambia è il paese verso i quali la CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e lo stato italiano ha in atto procedimenti di annullamento di debito estero, con la condizione che non acquistino armi. Nella lista compaiono anche due autorizzazioni verso il Pakistan del valore di 5.488.000 Euro e di 9.300.000 dollari, un degli "ex-paese canaglia" da anni in conflitto con l'India per la questione del Kashmir. L'autorizzazione per la vendita di armi verso la Malesia è di 6.370.000 dollari, paese dove vige la tortura, vi sono esecuzioni sommarie, gravi violazioni dei diritti umani e sparizioni (come ripetutamente denunciato da Amnesty International). A queste si aggiungono due autorizzazioni verso Israele del valore di quasi 50.000 dollari e verso il Bangladesh con cui Unicredit ha ottenuto un autorizzazione di 301.000.000 di vecchie lire. Secondo la Campagna "Banche Armate" questi sono dati quanto mai preoccupanti soprattutto se consideriamo molti tra i paesi destinatari delle armi italiane sono soggetti a sistematiche violazioni dei diritti umani o in conflitto e quindi in completa violazione della legge 185/90 che regolamenta il commercio delle armi.

Con questa azione il GAN - Gruppo di Azione Nonviolenta chiede al Gruppo Unicredit di uscire dall'immorale commercio delle armi che alimenta solo gli interessi di pochi mantenendo attivi più di cinquanta conflitti nel mondo e portando la morte di milioni di persone ogni anno. Il sostegno attivo attraverso i servizi bancari che il gruppo Unicredit sta continuando a fare, porta il GAN in concerto con la Campagna Banche Armate a proporre a tutti i cittadini e correntisti la richiesta di spiegazioni e di impegni di non sostegno al commercio delle armi con maggiore trasparenza e responsabiltà etica.

Fonte: GAN del Trentino

Ultime su questo tema

La Lungimiranza del Malawi: il fotoreportage

22 Ottobre 2025
Il fotoreportage dal Malawi di Silvia Orri.

Francesco ha aperto una strada, l’impegno del Terzo settore per continuarla

22 Aprile 2025
Andare avanti sui sentieri che Francesco ha aperto, con coraggio e dedizione: è questo il filo rosso che unisce i messaggi di cordoglio delle organizzazioni del terzo settore in occasione della sco...

Economia di guerra e spese militari: l’incontro di Trento per un’Europa di pace

08 Aprile 2025
Si è svolto il 4 aprile 2025 presso il Polo culturale «Vigilianum» a Trento l'incontro su «Economia di guerra e spese militari». Un'iniziativa della società civile per un'Europa di pace.&...

La tregua appare lontanissima, la pace impossibile. Il punto

28 Marzo 2025
La guerra in Ucraina sembra scavare un solco sempre più profondo fra Stati Uniti e alleati europei. (Raffaele Crocco)

La chiamata alle armi?

19 Marzo 2025
Ursula von der Leyen ha presentato le linee guida del nuovo progetto “ReArm Europe”. Ne abbiamo parlato con Mao Valpiana. (Alessandro Graziadei) 

Video

Corpi civili di pace