Dimostrazione nonviolenta ottiene trattativa sul Muro

Stampa

Riprendono i lavori di costruzione del Muro dopo la Pasqua ebraica. Dimostrazione nonviolenta ottiene trattativa sul tracciato del Muro. Presenti alcuni internazionali tra cui anche italiani.

13 aprile - Israele - Territori Palestinesi Occupati

Stamattina, tra le cinque e le sei del mattino, prima che riaprisse il cantiere di costruzione del Muro, nei pressi di Ni'lin (villaggio a nord ovest di Ramallah) la popolazione palestinese ha occupato con una manifestazione nonviolenta il terreno sul quale dovevano essere effettuati i lavori. Al sopraggiungere delle ruspe, le persone si sono stese per terra sul terreno (sbancato precedentemente alle festivitダ pasquali ebraiche), evitando cosi' nell'immediato l'inizio dei lavori in quel tratto. E' cosi' iniziata una trattativa, tra il responsabile militare del cantiere e un portavoce della popolazione, che ha portato ad una momentanea sospensione dei lavori in quella parte di cantiere, in attesa della valutazione della proposta della popolazione di spostare il percorso di un centinaio di metri rispetto al progetto originario.

Una modifica apparentemente cosi' poco rilevante eviterebbe la distruzione di numerosi ulivi, nonche' la sostanziale espropriazione della terra, permettendo cosi' alle famiglie del villaggio di non perdere una fondamentale fonte di sostentamento. Infatti, per una consuetudine risalente alla dominazione ottomana e tuttora applicata all'amministrazione militare israeliana, la mancata coltivazione di un terreno per due anni, porta all'acquisizione della proprietà da parte dello Stato israeliano.La mancata reazione violenta da parte dell'esercito, ha evitato che questa giornata si concludesse con numerosi feriti, differentemente da quanto accaduto finora.

Occorre ricordare che il Muro entra a volte anche per Km all'interno della Cisgiordania, aggravando con la soppressione di ettari di coltivazioni e con la restrizione degli spostamenti, la già drammatica situazione economica
palestinese. Tutto questo avviene mentre si attende che la Corte Internazionale di Giustizia dell'Aia esprima il suo parere sulla legittimitダ della costruzione del Muro, come richiesto dalla larga maggioranza dei Paesi componenti l'Assemblea delle Nazioni Unite. Agli eventi di oggi hanno assistito alcuni internazionali, tra i quali volontari dell'Operazione Colomba, il Corpo Nonviolento di Pace dell'Ass.

Comunità Papa Giovanni XXIII, una presenza di condivisione con la vita delle vittime della guerra, da entrambe le parti in conflitto.

Per contattare i volontari in Terra Santa: 00972 67382452
Segreteria Operazione Colomba: 0541 751498

Fonte: Operazione Colomba

Ultime su questo tema

La Lungimiranza del Malawi: il fotoreportage

22 Ottobre 2025
Il fotoreportage dal Malawi di Silvia Orri.

Francesco ha aperto una strada, l’impegno del Terzo settore per continuarla

22 Aprile 2025
Andare avanti sui sentieri che Francesco ha aperto, con coraggio e dedizione: è questo il filo rosso che unisce i messaggi di cordoglio delle organizzazioni del terzo settore in occasione della sco...

Economia di guerra e spese militari: l’incontro di Trento per un’Europa di pace

08 Aprile 2025
Si è svolto il 4 aprile 2025 presso il Polo culturale «Vigilianum» a Trento l'incontro su «Economia di guerra e spese militari». Un'iniziativa della società civile per un'Europa di pace.&...

La tregua appare lontanissima, la pace impossibile. Il punto

28 Marzo 2025
La guerra in Ucraina sembra scavare un solco sempre più profondo fra Stati Uniti e alleati europei. (Raffaele Crocco)

La chiamata alle armi?

19 Marzo 2025
Ursula von der Leyen ha presentato le linee guida del nuovo progetto “ReArm Europe”. Ne abbiamo parlato con Mao Valpiana. (Alessandro Graziadei) 

Video

Corpi civili di pace