Caritas e Focsiv rilanciano per il 2 giugno obiezioni di coscienza

Stampa

2 giugno 2004: Festa della Repubblica, festa di popolo, celebrazione della democrazia. La Caritas Italiana e la FOCSIV vogliono festeggiare la Repubblica senza falsi sensi di sicurezza, ricordando il valore della pace, del dialogo, della nonviolenza - sempre e ovunque, soprattutto in un mondo afflitto dalla guerra e dal terrorismo, alimentati anche da povertà, disuguaglianze, ingiustizie e sottosviluppo- e recuperando a questi valori anche un gesto attivo di responsabilità, un diritto costruito in trent'anni della nostra storia: l'obiezione di coscienza, in particolare al servizio militare e all'uso delle armi, come assunzione di responsabilità politica e sociale.
Quest'anno la drammaticità di avvenimenti internazionali, la crescita del mercato delle armi, l'aumento in Finanziaria delle spese per la difesa armata e il contemporaneo minore impegno nella lotta al sottosviluppo e nella cooperazione internazionale, l'orizzonte della sospensione della leva, il travagliato avvio del servizio civile volontario sono fatti che sembrano oscurare i valori che si esprimono con la scelta dell'obiezione di coscienza.

Per questi motivi, in occasione del 2 giugno, Caritas Italiana e la FOCSIV scelgono di rilanciare le motivazioni autentiche dell'obiezione di coscienza con due proposte:
- cominciamo ad aprire alla popolazione i luoghi in cui si svolge il servizio civile per far incontrare le persone, le famiglie, con i giovani in servizio civile e con volti e situazioni di marginalità, perché sempre più numerosi siano coloro che, ad ogni età, scelgono di mettere a disposizione degli altri parte del proprio tempo;
- firmiamo la dichiarazione di obiezione di coscienza sul sito di Caritas Italiana (www.caritasitaliana.it). È un importante segno di pace e di responsabilità in questo momento politico e sociale, che dovrà anche trovare istituzionalmente un peso e un significato (L'albo nazionale degli obiettori di coscienza).
Si tratta di un primo passo per costruire e articolare sul territorio percorsi formativi e per recuperare e rinnovare il senso originario del servizio civile, nato a suo tempo come proposta alternativa al servizio militare. La sua carica valoriale, contrapposta alla logica della guerra e della violenza, apre a relazioni fraterne, al rispetto della dignità umana, al dialogo e alla riconciliazione pacifica. Ed è stimolo per ognuno:
- ad impegnarsi per un mondo solidale, improntato alla pace e alla giustizia, alla legalità, al dovere di solidarietà tra persone e popoli, capace di discernere le istanze degli ultimi e di dare adeguate risposte;
- a rivedere i propri stili di vita e di consumo e a sostenere, anche in campo economico e finanziario, proposte che valorizzino gli aspetti etici, contro ogni forma di sfruttamento delle persone e dell'ambiente;
- ad esercitare attivamente il diritto dovere di cittadinanza.
A distanza di oltre trent'anni dalla legge 772 è importante non disperdere - soprattutto nell'attuale momento storico - il patrimonio dell'obiezione di coscienza, ma riproporlo in forme rinnovate. Perché la festa della nostra Repubblica sia per tutti occasione di nuova e più alto coinvolgimento responsabile per il bene comune.

Ultime su questo tema

La Lungimiranza del Malawi: il fotoreportage

22 Ottobre 2025
Il fotoreportage dal Malawi di Silvia Orri.

Francesco ha aperto una strada, l’impegno del Terzo settore per continuarla

22 Aprile 2025
Andare avanti sui sentieri che Francesco ha aperto, con coraggio e dedizione: è questo il filo rosso che unisce i messaggi di cordoglio delle organizzazioni del terzo settore in occasione della sco...

Economia di guerra e spese militari: l’incontro di Trento per un’Europa di pace

08 Aprile 2025
Si è svolto il 4 aprile 2025 presso il Polo culturale «Vigilianum» a Trento l'incontro su «Economia di guerra e spese militari». Un'iniziativa della società civile per un'Europa di pace.&...

La tregua appare lontanissima, la pace impossibile. Il punto

28 Marzo 2025
La guerra in Ucraina sembra scavare un solco sempre più profondo fra Stati Uniti e alleati europei. (Raffaele Crocco)

La chiamata alle armi?

19 Marzo 2025
Ursula von der Leyen ha presentato le linee guida del nuovo progetto “ReArm Europe”. Ne abbiamo parlato con Mao Valpiana. (Alessandro Graziadei) 

Video

Corpi civili di pace