Adesioni allo sciopero della fame dalle Chiese Sud Africane

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Migliaia di persone portano la loro adesione allo sciopero della fame contro la costruzione del Muro in atto alla periferia di Gerusalemme. Presenti due rappresentanti del Consiglio delle Chiese Sud Africane, le massime
autorita' religiose dei Drusi e diversi internazionali. Tra le persone che dal 3 luglio sono in sciopero della fame totale, il Gran Mufti di Gerusalemme, il rapresentante della Chiesa Greco Ortodossa Padre Hatalla Hanna, il parlamentare israeliano Azmi Bishara e diversi rappresentati della societa' civile palestinese e israeliana.

Dal 3 luglio diverse personalita' stanno tenendo uno sciopero della fame, con la sola alimentazione di acqua e zucchero, contro la costruzione del Muro nella periferia di Gerusalemme, presso il check/point di El Ram. Il Gran Mufti di Gerusalemme (massima autorita' religiosa musulmana), il rappresentante della Chiesa Greco Ortodossa Padre Hatalla Hanna, il parlamentare israeliano Azmi Bishara e molti altri esponenti della societa' civile palestinese e israeliana, stanno digiunando ininterrotamente presso una tenda nel quartiere di Ram, in cui sta sorgendo in questi giorni il Muro che separera' gli abiatnti tra loro e annettera' di fatto parte di esso ad Israele.

A condanna di questa parte del Muro e di tutto il rimanente che si sta ancora costruendo senza variazioni in West Bank, e' da giorni in atto questa lotta nonviolenta che chiede un presente e un futuro senza separazioni e discriminazioni per questa terra. A portare sostegno ai digiunanti, migliaia di persone vanno li ogni giorno: palestinesi , israeliani ed internazionali. Oggi tra essi, vi erano anche due rappresenanti del Consiglio delle Chiese del Sud Africa, che hanno condannato la costruzione del Muro e la sofferenza che crea l'Occupazione Militare della Cisgiordania e Striscia di Gaza. Ricordando la vicinanza di Nelson Mandela alla sofferenza quotidiana dei palestinesi, I due cristiani sudafricani hanno affermato: "Come si e' vinta l'apartheid in Sud Africa, cosi' si vincera' l'ingiustizia a cui sono sottoposti i palestinesi da anni. E' chiaro che questa ingiustizia finira', come tutte le ingiustizie. Il problema e' quando. Noi siamo qua per essere testimoni di cio che accade e svelare a tutti le verita' che i mass media del mondo non svelano: "La sofferenza quotidiana della popoalzione palestinese". Qui, come in Sud Africa negli anni trenta, vengono a vivere persone provenienti dall'occidente sulla terra che non e' la loro, usando la forza e commetendo violenze".

Oggi, nella tenda e' stata atteso il verdetto della Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja. Il parlamentare della Knesset Bishara ha commentato cosi' le prime notizie sulla condanna del Muro da parte della Corte: "Ero certo di questa posizione, perche' e' troppo evidente che il Muro e' totalmete fuori dal diritto internazionale. Sono anche fiducioso in una prossima presa di posizione dell'intero Consiglio di Sicurezza, e credo non ci sara' il veto degli Stati Uniti perche' non bisogna scordare che finora la posizione ufficiale degli USA e' stata di condanna del Muro".

Fonte: Operazione Colomba

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