Sierra Leone: le lunghe indagini sui crimini di guerra

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Sono oltre 9mila le deposizioni di testimoni raccolte fino a oggi in Sierra Leone dalla 'Commissione verità e riconciliazione' (Cvr), composta da esperti di diritti umani incaricati di far luce sulle atrocità compiute nei dieci anni di guerra civile (1991-2001).

Di recente la Corte speciale per i crimini di guerra in Sierra Leone ha formalmente incriminato due ex leader della disciolta milizia filo governativa della Forza di difesa civile (Cdf), i cui membri erano meglio noti come Kamajor (cacciatori tradizionali). Allieu Kondewa e Moinina Fofanah sono stati accusati, tra l'altro, di crimini di guerra e contro l'umanità, e di aver collaborato con le forze combinate del Ruf (Fronte unito rivoluzionario guidato dal sanguinario leader Foday Sankoh, condannato in precedenza) e dell'Afrc (Consiglio delle forze armate rivoluzionarie, una giunta militare capeggiata da Johnny Paul Koroma che, nel 1997, depose il legittimo presidente sierraleonese Ahmed Tejan Kabbah). Crimini di cui i due imputati si sono dichiarati non colpevoli. Anche l'attuale presidente liberiano, Charles Taylor, è accusato di aver armato e aiutato nel contrabbando di diamanti i ribelli del Ruf.

E proprio la lotta per il controllo della ricca zona diamantifera nel sud-est del Paese ha fomentato la guerra civile. La produzione di diamanti è una delle maggiori risorse del Paese, al centro di un ampio circuito di contrabbando. Di recente il presidente Ahmed Tejan Kabbah ha annunciato controlli governativi più severi sull'attività di estrazione dei diamanti.

Fonti: Misna, UN Integrated Regional Information Networks.

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