India/Pakistan, attesa al confine

Stampa

Immagine: Atlanteguerre.it

C’è sempre tensione tra India e Pakistan nella sesta notte dopo l’attacco del 22 aprile in cui terroristi armati hanno ucciso 26 turisti indù nel Kashmir indiano, la regione a maggioranza musulmana amministrata da Delhi e contesa – sin dalla Partition che divise l’India britannica – con Islamabad. Ieri, per la  quinta notte consecutiva, si sono verificate sparatorie tra i militari indiani e quelli pachistani lungo la ‘linea di controllo’ in Kashmir, confine di fatto tra i due Paesi. Ma la notizia più preoccupante riguarda quanto potrebbe decidere di fare l’india in un prossimo ravvicinatofuturo.

Il primo ministro Narendra Modi (a sn nella foto) ha concesso all’esercito indiano “libertà operativa” per rispondere all’attacco mortale nel Kashmir occupato la scorsa settimana, scrive il quotidiano pachistano Dawn citando l’AFP che avrebbe avuto la notizia da un’importante fonte governativa e dopo che Nuova Delhi ne ha attribuito la responsabilità al suo acerrimo rivale, il Pakistan, sebbene – aggiunge il quotidiano pachistano – senza averne le prove.

La notizia è per altro confermata dal quotidiano indiano The Hindu che titola: “Mano libera per rispondere al terrorismo, afferma il Primo ministro Modi”. Secondo il giornale, la modalità, gli obiettivi e i tempi della risposta sono lasciati alle forze di sicurezza, ha affermato Narendra  Modi. Tutto ciò durante un incontro a cui hanno partecipato il ministro della Difesa, la NSA, il CDS e i capi dell’esercito, dell’aeronautica e della marina.

Vedi questa qui una  scheda video dell' Atlante delle guerre e dei conflitti del Mondo sul conflitto in collaborazione con Lech Lecà.

Da Atlanteguerre.it

Ultime su questo tema

Basta guerra fredda!

30 Agosto 2025
Il recente vertice di Anchorage ha aperto spiragli per un futuro meno segnato da conflitti e contrapposizioni. (Alex Zanotelli e Laura Tussi)

Il lavoro delle Ong nel Mediterraneo, tra minacce e ostruzionismo

29 Agosto 2025
Dopo l’attacco alla Ocean Viking, abbiamo intervistato Sara, Protection officer a bordo della nave Humanity 1. (Maddalena D´Aquilio

Global Sumud Flotilla: resistere per esistere

29 Agosto 2025
Dal Mediterraneo a Gaza: la più grande flottiglia civile mai organizzata per denunciare il genocidio e portare solidarietà al popolo palestinese. (Articolo 21)

Un No al Ponte con ventiquattromila baci

27 Agosto 2025
Prima di sapere se il Ponte crollerà o non crollerà, per la gente del posto sarebbe prioritario comprendere se riuscirà ancora a vivere e a respirare. (Jacobin Italia)

Giornaliste a Gaza

26 Agosto 2025
Le donne giornaliste di Gaza: “Continuano il loro lavoro nonostante siano bersagli di attacchi israeliani, di carestia e di violenza”. (Monica Pelliccia)

Video

Charlie Chaplin: "Il Grande Dittatore"