Armi: il commercio equo chiede controlli, la Beretta in corsa per l'Iraq

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Oltre 100 botteghe del Commercio equo e solidale diffuse sul territorio nazionale hanno organizzato oggi, sabato 12 febbraio, una Giornata di sensibilizzazione e di informazione sull'impatto degli armamenti per lo sviluppo nel mondo. "Vogliamo mettere in evidenza con dati alla mano come l'attuale diffusione incontrollata delle armi contrasti con lo sviluppo basato sulla giustizia che il Commercio equo e solidale da anni intende promuovere nei paesi del Sud del mondo" - affermano Agices e Assobotteghe, organizzatori della giornata. "Per questo si è scelto di valorizzare lo spazio di incontro e di diffusione informativa che le botteghe sono in grado di garantire, integrandolo con le conoscenze specifiche degli organismi facenti parte della Rete Italiana per il Disarmo".

I dati delle principali agenzie sottolineano le dimensioni del problema. Secondo quanto riportato dal Sipri, nel 2003 le spese militari mondiali sono cresciute, in termini reali, dell'11%: un tasso di incremento quasi doppio rispetto al comunque già notevole 6,5% registrato nel 2002. Prendendo a riferimento l'ultimo biennio si arriva ad un aumento del 18% che fa lievitare il valore complessivo dei fondi assegnati all'ambito militare fino a 956 miliardi di dollari (correnti). I Paesi sviluppati sono responsabili di circa il 75% di tutte le spese militari, a fronte di una popolazione che raggiunge solamente il 16% di quella mondiale. Secondo il rapporto 2004 sullo Sviluppo Umano elaborato dall'agenzia delle Nazioni Unite (UNDP), il totale degli aiuti ufficiali allo sviluppo segna un trend in discesa: in termini di percentuale sul Pil si passa dallo 0,33% del 1990 allo 0,23% del 2002. L'Italia non si distingue certo positivamente in questo ambito, destinando agli aiuti allo sviluppo lo 0,16% del PIL (contro lo 0,31 del 1990): per ogni cittadino italiano vengono destinati solo 37 dollari in aiuti a tutto il resto del mondo (contro i 50 del 1990).

Per fare il punto della Giornata, domani, domenica 13 febbraio alle 16:30 andrà in onda su Radio Nuova "Controllarmi", un contenitore radiofonico che informa sulla produzione e il commercio delle armi. Francesco Vignarca, coordinatore della Rete Italiana per il Disarmo, parlerà del "Commercio equo per un mondo senza armi".

Intanto il parlamentare europeo Vittorio Agnoletto è intervenuto in merito alla risoluzione del PE sulla V relazione annuale del Consiglio sul codice di condotta della UE per le esportazioni di armi. "I codici di condotta non bastano, servono norme cogenti e una riconversione verso un mondo di pace" - ha sottolineato Agnoletto intervendo nella plenaria a nome del gruppo GUE. "E' assolutamente necessario che il codice diventi uno strumento di condotta giuridicamente vincolante e che siano individuate precise sanzioni contro le aziende che non lo rispettano con sede nell'Unione europea. È altresì necessario che l'Unione si impegni per chiedere ad altri paesi, quali Stati Uniti, Russia e Cina, l'adesione al codice di condotta - anche in considerazione del fatto che oltre il 50% della produzione di armi nel mondo avviene nei Paesi membri del Consiglio di sicurezza dell'Onu" - affermato il parlamentare europeo. Agnoletto ha inoltre chiesto di "mantenere l'embargo nella vendita delle armi alla Cina", una questione sulla quale sono emerse recenti frizioni tra Usa e Ue dopo l'incontro del Segretario di stato Condoleeza Rice con i Ministri degli esteri della Nato e sulla quale è attesa una decisione dal prossimo Consiglio dei ministri degli esteri della Ue.

Si apprende intanto che la ditta Beretta si candida per la fornitura di armi all'esercito e alla polizia irachene che gli Stati Uniti stanno riorganizzando. Lo ha detto alle agenzie Franco Gussalli Beretta, amministratore delegato della holding e della fabbrica d'armi Pietro Beretta, che, a una domanda circa possibili commesse all'azienda provenienti dallo Stato mediorientale, ha risposto che la società "ci sta lavorando". Gussalli Beretta è stato avvicinato nel corso della consegna del nuovo fucile Beretta Ugb25 Xcel ad Ahmed Almaktoum, membro della famiglia reale degli Emirati Arabi Uniti. [GB]

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