Droghe: 1 studente su 4 consuma cannabis. Alcol, è sorpasso di genere

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È stata pubblicatala scorsa settimana, con 19 giorni di ritardo sulla scadenza di legge del 30 giugno, la relazione del Governo sullo stato delle tossicodipendenze in Italia. Stefano Vecchio, presidente di Forum Droghe, mette in luce come la Relazione al Parlamento “confermi i dati del Libro Bianco: più di un terzo dei detenuti è in carcere per effetto della legge italiana sulle droghe e altrettanti sono ‘tossicodipendenti’. Questo dato, che evidenzia il danno ai diritti civili, alle cure e alla salute delle persone che usano droghe e che smentisce clamorosamente le dichiarazioni della Presidente del Consiglio, non ha meritato alcun commento o valutazione da parte del sottosegretario Mantovano”. 

“L’assenza di ogni riferimento agli interventi di riduzione del danno - continua Vecchio - completa il quadro della posizione cinica e di guerra aperta alle persone che usano droghe. È necessaria una mobilitazione che coinvolga la società civile e la politica che non si riconosce in questa prospettiva, verso una progressiva decriminalizzazione e deistituzionalizzazione delle persone che usano droghe e una riorganizzazione del sistema dei servizi e degli interventi nella prospettiva della riduzione del Danno e della promozione alla salute”.

Nella sua introduzione alla Relazione, il sottosegretario Mantovano ricorda che “i dati relativi al 2022 evidenziano ancora una volta un aumento della percentuale dei giovani dai 15 ai 19 anni che consuma droghe - almeno una sostanza nell’ultimo anno - che passa in un anno, e in modo preoccupante, dal 18,7% al 27,9%. Questo incremento si ritrova anche nella fascia di popolazione giovanile che dichiara di aver consumato sostanze illecite negli ultimi 30 giorni, che passa dal 10,9% al 18,3%”. 

Continua Mantovano: “La spesa stimata dall’Istat da parte di tutti i consumatori per l’acquisto di sostanze stupefacenti è di 15,5 miliardi di euro: una ricchezza enorme dilapidata, che si somma - in negativo - ai danni, spesso irreversibili, derivanti alle persone dall’uso delle sostanze, e ai rilevanti costi sociali e sanitari della cura e del recupero, oltre che della sottrazione all’adempimento di doveri elementari”.  Per Mantovano, “l’impatto complessivo sulla Nazione rischia di oltrepassare l’entità media di una legge di bilancio. Senza trascurare, fra le voci che concorrono a integrare il costo sociale delle dipendenze, l’incremento dei sinistri stradali legati alla alterazione alla guida di un veicolo a causa dell’assunzione di droga. Quanto alle sostanze, ne sono state identificate molte nuove, soprattutto sul mercato on-line, per la facilità di accesso a esso, mentre le droghe ‘tradizionali’ continuano a circolare, e permane il primato di maggiore utilizzo per la cannabis e i suoi derivati”...

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