Usa: Bayer e Sandoz con medicine letali

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Un tribunale statunitense ha giudicato la Bayer colpevole di aver prodotto un medicinale difettoso e pericoloso mentre erano disponibili alternative più sicure. La giuria ha deciso che venga pagato un compenso di $400.000 in favore di un uomo che ha avuto un ictus dopo aver preso Alka-Seltzer Plus, una medicina per il raffreddore prodotta dalla Bayer. L'Alka-Seltzer appartiene a una lista di medicinali che contengono fenilpropanolamina (PPA) dichiarata "non sicura" dalle autorità statunitensi nel 2000. Altre 700 richieste contro la Bayer per danni legati alla PPA dovranno andare in giudizio.

Prima del 2000 l'industria farmaceutica aveva passato oltre due decenni a contrastare le prove di un legame tra la PPA e l'ictus cerebrale. Nell'ottobre del 1999 un importante studio era giunto alla conclusione che l'uso della PPA si associava ad un aumentato rischio di una forma di ictus altamente letale. Documenti interni della compagnia, ottenuti recentemente, dimostrano come, piuttosto che allertare il pubblico, i produttori di medicinali lanciarono una campagna per tenere nascosti i risultati dello studio e bloccare l'intervento regolatore del governo. I documenti dimostrano che i produttori hanno rassicurato il pubblico sulla non pericolosità della PPA proprio nello stesso tempo in cui scienziati e esponenti dell'industria sollevavano dei dubbi in proposito.

All'inizio di novembre del 2000, due settimane dopo che le autorità sanitarie degli Stati Uniti erano giunte alla conclusione che la PPA poteva essere pericolosa, un dirigente della Bayer, produttrice dell'Alka-Seltzer Plus, contenente PPA, mise a punto un "Piano di azione per la crisi della PPA" i cui obiettivi dichiarati erano: "Ritardare l'obbligatorietà delle raccomandazioni della FDA (Food and Drug Administration) e ridurre l'impatto a livello di pubbliche relazioni sottolineando che le conclusioni dello studio sono da ritenersi dubbie in quanto relative a prodotti per la tosse e il raffreddore"

Philipp Mimkes della Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer ha affermato: "La Bayer conosce da decenni i rischi legati all'uso di PPA. La strategia delle case farmaceutiche è costata la vita a centinaia di pazienti." Mimkes chiede l'incriminazione dei dirigenti della Bayer.

Fino dal 1982 un rapporto denunciava che la PPA aveva la "capacità di causare effetti collaterali a livello cardiovascolare, emorragie cerebrali e aritmie cardiache". Due anni più tardi un memorandum della Sandoz Pharmaceuticals, anch'essa produttrice di prodotti a base di PPA, parlava della PPA come di un "agente noto per provocare ipertensione e ictus cerebrale." Malgrado ciò le case farmaceuriche accelerarono l'immissione sul mercato della PPA, riuscendo ad ottenere negli Stati Uniti l'approvazione a mettere in libera vendita prodotti a base di PPA per i quali era richiesta la ricetta medica e introducendo addirittura delle versioni per bambini con formulazioni gustose. Il mercato della PPA è stimato tra i 500 e i 1000 milioni di dollari all'anno.

Dopo aver appreso che lo studio del 1999 aveva stabilito un legame tra PPA e ictus cerebrale, le case farmaceutiche hanno lanciato un assalto spietato alla sua metodologia e all'integrità dei ricercatori dell'Università di Yale che lo avevano condotto. Questo malgrado avessero esse stesse pagato per lo studio, durato 5 anni e costato 5 milioni di dollari, dopo averne approvato il protocollo di realizzazione e dopo aver accuratamente scelto dei ricercatori che avevano in precedenza espresso il loro scetticismo sul legame tra PPA e ictus cerebrale.

Fonte: Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer

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