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UE: inizia la votazione sul Reach, appello del Wwf
Responsabilità sociale d'impresa
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Domani la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo comincerà la votazione degli emendamenti al "Reach" (Registrazione, Valutazione e Autorizzazione delle sostanze chimiche) il regolamento che mira ad imporre maggior trasparenza sugli effetti delle sostanze chimiche sull'uomo e sull'ambiente, chiedendo alle industrie chimiche di divulgare informazioni dettagliate sugli effetti delle sostanze pericolose prodotte. Il placet del Parlamento europeo potrebbe dar via all'approvazione definitiva del regolamento in questione da parte del Consiglio Ue.
"Il regolamento deve prevedere la sostituzione delle sostanze più pericolose come prima opzione, favorendo le alternative più sicure per le persone e l'ambiente e, inoltre, tutte le autorizzazioni dovranno essere limitate nel tempo, e richiedere piani di sostituzione obbligatori per ogni domanda" - afferma il WWF.
"E' importante che la Commissione Ambiente non snaturi l'impianto del "Reach", per salvaguardare la salute dei cittadini europei,"- dichiara Maria Grazia Midulla, responsabile delle Campagne internazionali del WWF Italia -"ma anche per cogliere le opportunità economiche che si creeranno da questa scelta: un sistema di autorizzazione forte, che includa una valutazione sistematica di possibili alternative, stimolerà l'innovazione dell'industria chimica".
Il "Reach" dovrebbe quindi - secondo il WWF e le altre associazioni del "Tavolo per un Reach Efficace" - garantire la promozione di alternative più sicure per sostituire le sostanze chimiche ad alto rischio, favorire l'utilizzo di sostanze chimiche d'uso quotidiano più sicure per tutelare i cittadini, i lavoratori e l'ambiente, rispondere alle preoccupazioni degli scienziati che sollecitano una maggiore restrizione all'uso dei cosiddetti "interferenti endocrini", sostanze che alterano il funzionamento del sistema ormonale, rispettare il diritto dei cittadini di accedere alle informazioni sulle sostanze chimiche: in breve, consentire un reale miglioramento dell'attuale legislazione UE sulle sostanze chimiche.
Anche il Governo italiano sta appoggiando questa posizione di buon senso. Qualche giorno fa ha scritto una lettera alla Presidente di turno della Consiglio d'Europa chiedendo che si vada incontro alle richieste del Parlamento e contemporaneamente, il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, ha sottoscritto una dichiarazione di appoggio sul principio di sostituzione. Resta un grosso elemento di timore per quel che riguarda l'Italia: nella Legge Finanziaria non compare alcuna previsione di bilancio per dar vita all'autorità (o agenzia) italiana che dovrà agire da referente dell'Agenzia europea per il "Reach". Il WWF sta facendo appello al Governo e a tutti gruppi politici presenti in Parlamento per l'inserimento nella Finanziaria di un apposito capitolo "Reach" con l'indicazione delle risorse anche in termini pluriennali.
In diversi dossier Greenpeace segnala le varie forme di contaminazione in seguito al rilascio in ambiente di composti chimici tossici: "è un processo invisibile, ma incredibilmente subdolo e capillare" - nota Greenpeace. Le sostanze pericolose sono anche presenti nei prodotti high tech e, in modo particolare, nei computer e nei cellulari. Greenpeace ha pubblicato la "Eco guida ai prodotti elettronici" che premia le aziende del settore che non fanno uso di sostanze chimiche pericolose e contribuiscono al riciclaggio dei rifiuti elettronici. Ma nessuna delle aziende prese in esame ha ottenuto un punteggio davvero soddisfacente.
Il Wwf ha predisposto una petizione online per gli europarlamentari italiani per chiedere una riforma del regolamento Reach severa e attenta alla salute dei cittadini. [GB]