Romania: immobiliare, un mercato italiano

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Le ultime tendenze del mercato dimostrano che attualmente i terreni sono l'investimento più vantaggioso in Romania. Il mercato immobiliare romeno è diventato più caro nell'ultimo anno del 40-45%. "Un'opportunità accolta subito dagli investitori italiani che s'aspettano, con l'adesione della Romania all'Ue prevista per il 2007, una crescita ancor maggiore dei prezzi e quindi del valore dei beni immobili" - scrive Mihaela Iordache in un dettagliato articolo per Osservatorio sui Balcani. Gli specialisti, infatti, considerano che le transazioni immobiliari in Romania portano profitti molto sopra alla media europea e il rischio di mercato è più basso.

Nonostante la legislazione romena non permetta ai cittadini stranieri di comprare terreni, il divieto non viene applicato nel caso di società con capitale straniero registrate in Romania che sono considerate persone giuridiche romene e come tali possono acquistare terreni. Quest'anno è previsto un aumento dei prezzi del mercato del 35%. A Timisoara, città emblematica per la presenza degli imprenditori italiani, il 20% dei terreni agricoli della contea di Timis è stato comprato o affittato a società italiane. L'interesse degli italiani per i terreni della regione Banat ha alzato in modo significativo i prezzi. Se nel 2000 un ettaro di terreno agricolo costava intorno ai 1000 euro nel 2003 lo stesso pezzo di terra può costare 6000 euro. Quest'anno per un ettaro di terreno il prezzo varia tra 5000 e 8000 euro, arrivando in certi casi anche a 11.000 euro. Una cifra astronomica se confrontata con un ettaro nel sud del Paese, nel Baragan "il granaio della Romania" dove difficilmente può superare i 200 euro. C'è chi compra terreno per lavorarlo, c'è chi si limita a speculare sulla crescita del prezzo.

Secondo Nicolae Oprea, il direttore della Direzione Agricola di Timis, su un totale di 500.000 ettari, gli italiani avevano comprato o preso in affitto nel 2003 circa 100.000 ettari. Lo stesso Oprea aggiunge che il maggiore compratore di terreni agricoli nella zona è la società Emiliana West, proprietà di Stefano Orlandi che detiene 10.000 ettari. Quello che molti romeni temono è che entrare in Europa significhi un forte aumento dei prezzi: cosa già avvenuta nel settore immobiliare dove questi ultimi sembrano non avere alcun riscontro con la realtà romena.

Va ricordato che grazie ai rapporti "speciali" tra Italia e la Romania sono sempre più gli imprenditori italiani che scelgono la Romania come il loro Paese dell'Est preferito. L'Italia è il principale partner commerciale del paese dei Carpazi anche perché in Italia vivono quasi 700.000 romeni (dei quali 250.000 sono regolarizzati) e perché in Romania c'è una forte presenza italiana. Se sono note le condizioni lavorative imposte dalla ditte straniere in Romania, non bisogna dimenticare che un recente rapporto dell'Unicef denuncia lo sfruttamento del lavoro minorile, dove ragazzini e ragazzine di 12-13 anni sono obbligati a lavorare per 3 euro al giorno. [GB]

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