No Tav: 31mila firme all'Ue per dire no ad un progetto inutile

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Una delegazione di rappresentati dei comitati NO-TAV ha presentato ieri alla Commissione e al Parlamento Europeo le oltre 31mila firme raccolte su una popolazione di poco più di 60mila abitanti a sostegno dell'appello contro la costruzione del tracciato ferroviario Torino-Lione. "Abbiamo ribadito come la proposta presentata dal governo italiano sulla Torino-Lione non contiene né un progetto sul quale esprimere un giudizio, né una valutazione d'impatto ambientale" - affermano i comitati che sottolineano come dagli studi realizzati dall'Osservatorio emerge che l'attuale linea ferroviaria Torino-Lione è utilizzata solo al 25%. "Non vi è quindi alcuna necessità di un'opera la TAV, che prevede una spesa di oltre 20 miliardi di euro, per un progetto inutile e dannoso per la salute della popolazione e per la tutela dell'ambiente" - affermano i comitati No-Tav.

Il commissario ai trasporti Jacques Barrot accogliendo la delegazione ha affermato però che "il tunnel della Torino-Lione si farà ma il rischio è che si faccia con molto ritardo" e ha auspicato che si trovi un'intesa per l'inizio per 2008. Contemporaneamente il Comitato Transpadana - a cui fanno parte le Camere di commercio di Torino, Milano, Bergamo, Brescia, Genova, Trieste, le Unnioncamere del Piemonte, della Lombardia, del Veneto, i Comuni di Torino, Genova, Milano, Trieste, Venezia, Vicenza e Verona, le province di Torino, Milano, Genova e Trieste, banche e associazioni degli imprenditori di Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto e Friuli Venezia Giulia - insomma tutti quelli che vedono la possibilità di realizzare qualche affare dalla Tav, ha inviato una lettera al presidente dello stesso parlamento europeo ribadendo - "in vista delle importanti determinazioni dell'Europa in materia di finanziamento delle reti infrastrutturali" - il loro "fermo sostegno alla realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione che considerano vitale per il futuro dell'Europa e dell'Italia".

Manca comunque nella proposta presentata dal governo italiano, un progetto vero e proprio sul quale esprimere un giudizio e la valutazione di impatto ambientale. "Tale situazione è nota e riconosciuta non solo dal movimento no TAV, ma dallo stesso Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, che ieri si trovava a Bruxelles per illustrare ai parlamentari italiani i 31 progetti presentati dalle Ferrovie all'Unione Europea per il bando sulle grandi linee di trasporto. Infatti Moretti ne ha illustrati ai parlamentari solo 30, non una parola, nè una diapositiva sull'alta velocità Torino/Lione" - scrive l'europarlamentare Vittorio Agnoletto che ha accompagnato la delegazione di rappresentanti NO-Tav. "Ancora più chiaro è stato il Commissario europeo Franco Frattini che ha esplicimente dichiarato che allo stato attuale, con il materiale depositato sarà molto difficile che l' UE possa finanziare l'alta velocità".

La delegazione ha smentito per l'ennesima volta il ministro Di Pietro: nessun accordo è stato raggiunto nell'Osservatorio e quindi il 15 ottobre, data annunciata dal ministro, non sarà possibile presentare alcun progetto condiviso. [GB]

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