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Italia: meno beneficenza e più diritti nella responsabilità d'impresa
Responsabilità sociale d'impresa
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Mentre a Varese aprono i lavori del Consiglio dei ministri europei del Lavoro (dal 10 al 12 luglio), si è tenuta a Roma la conferenza stampa di presentazione della campagna indetta da un cartello di associazioni italiane promotorici di una linea comune in merito alla responsabilità sociale d'impresa, tema inserito nel programma dell'attuale semestre europeo diretto dal governo italiano.
Le 12 associazioni che, insieme a Unimondo, hanno promosso l'iniziativa (Amnesty International, ARCI, Azione Aiuto, Banca Etica, Cittadinanzattiva, CTM-Altromercato, Legambiente, Libera, Mani Tese, Save the Children e Transfair) intendono così avviare un'agenda di confronto con il governo e il parlamento italiani su un tema di particolare attualità.
La campagna intende promuovere "il riconoscimento da parte di chi opera nei paesi in via di sviluppo di standard lavorativi, sanitari e ambientali quanto più possibile simili a quelli in vigore nei paesi occidentali e tali da garantire i lavoratori e i cittadini di quei Paesi".
Il cartello di associazioni propone una serie di norme in grado di vincolare le imprese a mantenere una condotta responsabile lungo tutte le fasi della catena produttiva, fino alla distribuzione. A tutt'oggi, invece, a livello europeo i criteri di responsabilità d'impresa sono lasciati alla discrezionalità delle singole ditte, mentre in ambito italiano il Ministero del Lavoro riduce la questione all'idea di "Social Commitment", vale a dire all'eventualità che le imprese finanzino parte delle politiche di welfare.
Le associazioni chiedono che venga implementato: un codice di condotta europeo per le imprese che operano all'estero; una base giuridica vincolate che regoli le attività di queste imprese; l'obbligo di presentazione di rapporti sociali e ambientali; incentivi fiscali e finanziamenti (o detrazione degli stessi) sulla base della condotta socio-ambientale dell'impresa.
In materia di responsabilità d'impresa, è di questi giorni la notizia della rimozione dei loghi Nike dai campetti sportivi donati un anno fa dalla multinazionale ad alcune scuole del Comune di Roma, fatto che ha segnato una "vittoria della società civile" (Zanotelli).
Un cartello di reti e movimenti propone nei giorni in cui a Varese si terranno gli incontri dei ministri europei del Welfare una serie di iniziative: per giovedì 10 una serata seminario con relatori di rilievo nazionale, per venerdì 11 una mobilitazione per le vie della città e per la giornata di sabato 12 un seminario sulla privatizzazione della sanità e sulla spesa militare e spesa sociale.