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Italia: Non Acquisto Day per la decrescita
Responsabilità sociale d'impresa
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Per curare la "sindrome da acquisto compulsivo" che ci spinge a riempire il carrello del supermercato, il movimento "Bilanci di Giustizia" propone anche quest'anno per il 26 novembre la Giornata del Non Acquisto. E' un'iniziativa mondiale fatta conoscere in Italia dalla rivista Terre di Mezzo, una giornata provocatoria per riflettere sui nostri consumi e per sottolineare l'importanza e le implicazioni del nostro essere consumatori.
Spendere, spendere! L'economia italiana, e non solo, è in crisi e questa è la ricetta che ci viene proposta come soluzione. Aumenta l'impoverimento generale, i consumi diminuiscono e si studiano strategie per convincere le famiglie a comprare ancora e sempre di più. Anche in Italia si sta sviluppando il business del credito al consumo (prestiti personali), creando una economia malata. La nostra è una società che sta vivendo al di sopra delle sue possibilità, ma chi ha scelto di percorrere questa strada?
Da più di 10 anni in tutto il mondo (ricco) si vuole realizzare una pausa dalla grande abbuffata, dal continuare a riempire automaticamente i grandi carrelli, dall'intontimento del marketing. La Giornata del Non Acquisto: un giorno intero in cui non comprare niente per riconquistare del tempo e dello spazio, per trovare un'occasione per riflettere sulla nostra vita, per sognare e scegliere una vita intessuta di relazioni. Le relazioni tra le persone non si comprano, il mercato non può regolarle. Escono dalla legge della domanda e dell'offerta, e sta a noi prendercene cura. Per questo serve una festa, per liberarci dal grigiore del consumismo.
Anche quest'anno inoltre Terre di Mezzo e AltrEconomia promuovono il concorso "BND-Contest / Caccia alla pubblicità" per materiali che ribaltino la pubblicità. Sul sito di uno dei gruppi che organizza la Giornata del Non Acquisto in Francia "Casseurs de pub" le indicazioni per la "decrescita" sostenibile tra cui: liberarsi dalla televisione, liberarsi dall'automobile, liberarsi dal telefonino, rifiutare l'aereo, boicottare la grande distribuzione, mangiare poca carne, consumare prodotti locali, politicizzarsi, sviluppo della persona e coerenza.