Focolari: apre il polo aziendale di economia di comunione

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Un polo imprenditoriale dove le aziende ospitate impronteranno la vita aziendale alla vita di comunione, mettendo in comune i profitti e sviluppando la cultura del dono e dell'aiuto reciproco. Questa la struttura e gli intenti del Polo italiano delle aziende di economia di comunione Lionello Bonfanti, che apre sabato 28 a Burchio, nel comune di Incisa Valdarno. Nel Polo saranno ospitate 15 aziende italiane di svariati settori: tessile, artigianale, impiantistico e alimentare, oltre che studi professionali di consulenza fiscale e amministrativa, servizi assicurativi, informatici, di consulenza e formazione aziendale. Il Polo aziendale è un'espressione dell'economia di comunione, un progetto nato nel 1991 in Brasile da Chiara Lubich, fondatrice del movimento dei Focolari. Il centro nasce nelle vicinanze di Loppiano, la cittadella internazionale dei Focolari e, come spiega una nota, "mira ad essere un bozzetto di una società rinnovata, improntata alla fraternita".

L'inaugurazione di sabato 28 sarà preceduta da una settimana di eventi promossi da 'E. di C. spa', società che gestisce ed ha realizzato il centro. Si parte domenica 22 presso il Polo con 'Porte aperte al Polo Lionello Bonfanti'; lunedì 23 sarà la volta del convegno dal titolo 'Toscana, etica e sviluppo: il progetto di economia di comunione'; in conclusione della settimane, venerdì 27, presso Loppiano, si terrà il convegno sul tema 'Segni di fraternità in economia'.

Fino ad oggi sono 7 i poli imprenditoriali nel mondo, in varie fasi di realizzazione: il primo e più sviluppato sorge in Brasile, nei pressi della cittadella dei Focolari di Vargem Paulista (San Paolo). "Una peculiarità di questi poli è quella di sorgere nei pressi delle cittadelle del Movimento dei Focolari, a completamento di quello che mira ad essere un bozzetto di una società rinnovata, improntata alla fraternità. Anche per questo il Polo italiano porta il nome di 'Lionello Bonfanti', magistrato, che fu tra i primi artefici della cittadella di Loppiano".

L'idea dell'Economia di Comunione è nata davanti allo "scandalo di un mondo fatto di lussuosi grattacieli e di baracche disumane" durante un viaggio di Chiara Lubich a San Paolo (Brasile) nel 1991. L'obiettivo è un futuro senza più indigenti. La fondatrice dei Focolari si rivolge in modo specifico al mondo imprenditoriale, proponendo un agire economico che coniughi economia e comunione, ispirato alla "cultura del dare", antidoto alla "cultura consumista dell'avere".

La novità consiste nel suscitare aziende che "producano per condividere" destinando una parte degli utili ai più poveri, una parte alla promozione della cultura di condivisione e un'altra parte a sostenere lo sviluppo dell'azienda stessa. La sfida lanciata da Chiara Lubich il 5 aprile 2001 a Castelgandolfo (Roma) alla scuola internazionale per operatori dell'Economia di Comunione è stata far nascere anche in Italia un Polo imprenditoriale, "faro di credibilità" per l'economia di comunione, a cui potranno collegarsi le aziende italiane gestite secondo questo progetto.

Il 13 ottobre 2001 si è costituita la E.diC. spa, con sede a Loppiano. Si tratta di una società ad "azionariato diffuso", attualmente con 5621 soci, che "testimonia l'impegno di quanti, pur non imprenditori, desiderano essere protagonisti dell'Economia di Comunione" ed "ha come fine la realizzazione e la gestione del Polo imprenditoriale italiano, come pure e la progettazione di iniziative connesse al suo sviluppo". L'articolo 36 dello statuto stabilisce che il 30% degli utili è devoluto ad un fondo speciale di solidarietà per far fronte alle necessità degli indigenti.

La struttura architettonica del Polo "esprime un forte valore simbolico, oltre che funzionale": "la quinta muraria in mattoni vuole significare il radicamento nel territorio e la sua forma, concava, ricorda due braccia che accolgono". La cittadella di Loppiano, nata nel 1964, è la prima delle oltre 30 sorte nel mondo, e la più sviluppata. I suoi abitanti, oltre 800, provengono da 70 Paesi dei 5 continenti. E' formata da case, scuole, centri d'arte, attività artigianali e agricole e accoglie ogni anno più di 40.000 visitatori. [GB]

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