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Farmaci che ammalano
Responsabilità sociale d'impresa
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e case farmaceutiche che ci trasformano in pazienti
di Ray Moynihan e Alan Cassels
(Traduzione di Simona Minnicucci)
Nuovi mondi media, pg. 160 - 16.50
Farmaci che ammalano è un'analisi sconcertante e approfondita di come le multinazionali farmaceutiche creano e poi sfruttano, per lucro, le malattie
Tre decenni fa Henry Gadsen, direttore generale di una delle principali case farmaceutiche al mondo - la Merck - rilasciò una sconcertante dichiarazione alla rivista Fortune: il suo sogno era creare farmaci per le persone sane, così da poter vendere proprio a tutti. Questo sogno è ora il motore trainante di una delle industrie più redditizie del mondo.
Strumentalizzando la propria influenza sulla scienza medica nel suo complesso, i grandi gruppi farmaceutici stanno vendendo il terrore e stanno promuovendo la ridefinizione delle malattie umane per poter espandere il proprio mercato. I fattori di rischio per la salute e i parametri per valutarli vengono scientemente modificati per far rientrare sempre più individui tra i malati bisognosi di farmaci.
La depressione e l'osteoporosi, la menopausa e la pressione alta, i disturbi legati al ciclo e le disfunzioni sessuali - e tanti altri malesseri così diffusi nel nostro tempo - sono stati oggetto a questo proposito di una vera e propria riclassificazione.
Il risultato è un'enorme e incontrollata espansione del mercato dei medicinali che, oltre a generare miliardi di nuovi profitti, sta creando migliaia di nuovi pazienti.
Ray Moynihan, statunitense, è uno dei più autorevoli scrittori al mondo nell'ambito della ricerca sulla salute. I suoi lavori sono comparsi su The Age, Sydney Morning Herald, The Australian Financial Review, The British Medical Journal, Lancet e New England Journal of Medicine.
Alan Cassels è un ricercatore canadese che opera nell'ambito dello studio delle politiche adottate rispetto ai farmaci.