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Farmaci: Msf, accordo Wto non abbassa i prezzi
Responsabilità sociale d'impresa
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Preoccupazione è stata espressa da Medici Senza Frontiere (Msf) in merito alla decisione del Consiglio relativo ai diritti di proprietà intellettuale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto) di rendere permanente l'emendamento all'accordo Trips, che stabilisce le regole per produrre e importare farmaci generici. Stabilito nell'agosto 2003, alla vigilia del vertice di Cancun, per dare applicazione alla dichiarazione ministeriale di Doha su Trips e salute pubblica, il meccanismo, che permette l'autorizzazione alla produzione e all'importazione di farmaci generici, ha dimostrato in questi due anni la sua totale inefficacia per garantire un maggior accesso ai farmaci a basso costo da parte dei paesi poveri. Ad oggi, infatti, nessun paese ha utilizzato le procedure delineate nella decisione del 2003.
Questa decisione mostra in maniera inequivocabile quanto poco l'OMC conosca la realtà quotidiana dell'acquisto e rifornimento di farmaci. L'emendamento ha reso definitivo e permanente un processo decisionale burocratico basato sulla negoziazione farmaco per farmaco e paese per paese, che non considera minimamente le economie di scala necessarie ad attrarre l'interesse dei produttori di farmaci. Senza l'"attrazione" di un possibile mercato per i farmaci generici, i produttori non saranno stimolati a partecipare ad un sistema di produzione per esportazione su larga scala. E senza competizione tra diversi produttori, MSF teme che i prezzi dei nuovi farmaci non riuscirà ad abbassarsi come successe nel 2000 con la prima generazione di farmaci antiretrovirali.
MSF ha dichiarato che la Wto ignora la realtà quotidiana della produzione e dell'approvvigionamento dei farmaci. Con tale emendamento si impedisce la possibilità di creare un mercato dei farmaci generici e quindi la possibilità di un ulteriore abbassamento dei prezzi.
Le procedure sono onerose ed obbligano i paesi importatori e quelli produttori a chiedere l'autorizzazione alla Wto per ogni singola transazione commerciale. Msf conclude il suo comunicato invitando la Wto ad una verifica del funzionamento di tale meccanismo entro la fine del prossimo anno.
Ma perché l'Africa dovrebbe appoggiare questo accordo? Fondamentalmente perché è rimasta sola ad opporsi e perché è oggetto di forti pressioni. Un funzionario di un paese appartenente alla categoria dei paesi meno sviluppati ha ammesso che il rischio è di perdere tutto, anche la possibilità di un emendamento al TRIPS che non è quello desiderato ma che è meglio di niente. Alcune fonti citano lo Zimbabwe, il Botswana e il Kenya come gli unici paesi propensi ad una dichiarazione di riserva alla proposta; il Kenya, nel 2003 fu l'unico paese ad opporsi all'accordo e quando lo scorso anno tentò di utilizzarlo venne bloccato da due multinazionali farmaceutiche con base in Europa. [AT]
Altra fonte: Osservatorio sul commercio internazionale