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Coca-Cola: lettera per escluderla dalle Olimpiadi
Responsabilità sociale d'impresa
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Le Olimpiadi sono vicine e da Mario Pescante del Coni arrivano commenti gravi in seguito ai blocchi subiti dalla Torcia olimpica nel suo percorso in Italia, ben 32. Non si fa attendere la risposta della Reboc, la Rete di boicottaggio a Coca-Cola che in una lettera aperta a Pescante e al sindaco di Torino Sergio Chiamparino precisa così:
"Il vostro definirci "quattro imbecilli" o "peggio che imbecilli" o "pericolosi più di Al Qaeda" pensiamo sia sufficiente a dare la misura del vostro livello di nervosismo e difficoltà e a chiarire chi sia in questa vicenda ad esercitare la violenza, a partire da quella verbale.
Le 37 iniziative finora realizzate in tutta Italia sono state assolutamente pacifiche e nonviolente, con volantinaggi, striscioni di protesta, teatro di strada, slogan, in alcuni casi blocchi sul percorso che sono stati sgomberati dopo alcuni minuti dalla Polizia senza alcun incidente né opposizione violenta, provocando ritardi sulla tabella di marcia. In nessun caso sono stati provocati danni a cose o persone, che non fossero le nostre cose o le nostre persone. Non siamo stati noi ad associare la Coca-Cola alla fiaccola olimpica, anzi, vi abbiamo chiesto ripetutamente di non farlo".