Aids: concluso senza impegni finanziari il vertice Onu

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Con un documento finale non vincolante che ha sollevato reazioni contrastanti si è conclusa la II Conferenza dell'Onu sull'Aids (Unaids) a 5 anni dalla sottoscrizione di un piano globale per far fronte a un'emergenza globale. Un documento troppo vago e debole secondo le organizzazioni non governative (ong) presenti alla Conferenza di New York: non si cita espressamente il problema dell'incidenza della malattia tra prostitute, tossicodipendenti e omosessuali adottando invece il termine non specifico di "gruppi vulnerabili" - riporta l'agenzia Misna.

E' indicato l'obiettivo di una triplicazione dei fondi per combattere l'epidemia ma l'Assemblea non è riuscita a trovare un accordo su impegni concreti dei singoli paesi e un calendario per l'arrivo dei contributi. Lo stesso Kofi Annan, in apertura della terza sessione straordinaria che fa seguito a quella del 2003, ha giudicato "scandalosa" e "letale" la lentezza con cui gli stati membri stanno procedendo nell'affrontare la pandemia, che in 25 anni dalla scoperta dell'HIV ha fatto registrare 25 milioni di vittime: solo un sesto degli impegni stabiliti nel 2001 per i paesi a piccolo e medio reddito è stato mantenuto - segnala Lettera 22.

Degli oltre 38 milioni di sieropositivi che si contano oggi nel mondo, 25 milioni vivono nell'Africa sub-sahariana e sono fa 4 milioni ogni anno le vittime della pandemia. Dall'analisi fatta dalle Nazioni Unite, emerge un quadro modesto dei successi dei governi: è diminuito di 10 volte il costo dei farmaci salva vita, è quadruplicato quanto si spende per la risposta all'AIDS e si è imparato a conoscere meglio la malattia; ci si è resi conto che l'AIDS non si affronta senza strutture sanitarie e medici di base, che le donne sono al centro del ciclone e che l'Africa ha bisogno dell'aiuto dei donatori a lungo per potere finanziare la risposta - riporta Action Aid Italia.

La conferenza è stata l'occasione per la presentazione ufficiale di 'Unitaids', un fondo internazionale per l'acquisto di medicine contro la sindrome d'immunodeficienza, la malaria e la tubercolosi che potrà essere finanziato anche con una particolare tassa a carico delle compagnie aeree. Nato da una proposta di Francia e Brasile, la 'tassa solidale' prevede che le compagnie aeree versino al fondo un euro per ogni biglietto venduto in classe economica e 10 per i posti in 'business class' e 'prima classe', sia sui voli interni che internazionali, una cifra che potrebbe essere quadruplicata in caso di tratte fuori dall'Unione Europea. La Francia ha già applicato il meccanismo con una legge che entrerà in vigore dal 1° luglio: Parigi conta di raccogliere così 200 milioni di euro l'anno. Al finanziamento del fondo hanno aderito 40 nazioni e 14 si sono impegnate a farlo tramite la nuova tassa.

Intanto l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha raggiunto un importante accordo per regolare la Ricerca e Sviluppo nei settori prioritari ed essenziali della salute pubblica (R&S) - segnala Medici senza Frontiere (Msf). "Per la prima volta, cominciamo a vedere un'azione che tiene in considerazione l'enormità dei problemi e dei bisogni di cui siamo testimoni ogni giorno nei nostri programmi sul terreno" - ha detto il dottor Tido von Schoen-Angerer, Direttore R&S per la Campagna per l'Accesso ai Farmaci Essenziali di Msf. "Questo è un primo passo cruciale che contribuirà a considerare nuovi metodi per stimolare la R&S per problemi sanitari finora ignorati", ha aggiunto. Pubblicato nell'aprile del 2006, il rapporto della CIPIH ha portato numerose prove di quanto il sistema vigente sia fondamentalmente inadeguato e mal orientato, poiché spinge gli investimenti verso aree di maggiore profitto, fallendo nell'obiettivo di trovare un equilibrio tra bisogni medici globali e allocazione delle risorse. [GB]

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