Acqua: solidarietà alla Bolivia, per Edison Italia e Bechtel USA

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In seguito alle dichiarazioni della multinazionale Bechtel - che ha chiesto due settimane di tempo per decidere se ritirare la denuncia fatta nei confronti della Bolivia per mancato guadagno nel processo di privatizzazione dell'acqua - arriva la solidarietà dei movimenti italiani.

RESOCONTO

Roma, ore 10,30 , incontriamo Oscar Olivera e leggiamo insieme la seconda pagina del Manifesto: le parole incoraggianti nel titolo "Bechtel cede in Bolivia⅀.. due settimane di tempo per ritirare la denuncia", lo fanno sorridere e dire: "Grazie a voi per essere qui, sentiamo molto la vostra preoccupazione e la condividiamo siceramente, apprezziamo il vostro sforzo".
Ci siamo dati appuntamento Emilio Molinari e Paolo Rizzi del Contratto mondiale sull'acqua, Marco Job della Ong Cevi e Giuseppe De Marzo dell'associazione A Sud , siamo tutti impegnati in progetti di cooperazione con la Bolivia e la città di Cochabamba e desideriamo preparare insieme una agenda di azioni per sostenere la coordinadora.
Concordiamo che il forum Caracas il prossimo 24 gennaio sarà l'occasione per fare insieme un seminario e rilanciare un coordinamento di realtà latino americane e europee, vista la grande responsbilità che hanno le nostre multinazionali nei processi di privatizazione nell'america del sud.
Il caso Edison che detiene il 27% del consorzio Aguas del Tunari, ci da lo spunto per ricollocare la vertenza boliviana con la realtà italiana.
Sono proprio di questi giorni le notizie sulle pagine finanziarie di Repubblica e del Corriere della sera del ruolo di AEM e EDF in Edison.
Edison infatti è al 50% nelle mani di EDF il gestore dell'energia francese che produce il 20% dell'energia europea. Una azienda pubblica che però che ha appena messo sul mercato già il 15% delle azioni rastellando 35   per 5 milioni di sottoscrittori, un po' come fece Enel 6 anni fa quando rastrellò 35.000 miliardi di vecchie lire da 4 milioni di azionisti.
Il secondo pacchetto del 50% di Edison è nelle mani di AEM che lo ha acquistato versando 900 milioni di   a fronte di un fatturato di 1,8 miliardi nel 2004 con utile netto di 172 milioni.
Ora AEM sta trattando con il gestore delle acque della città di Milano, la Mm, (metropolitana Milanese) società pubblica che, cedendo le reti, riceverebbe in cambio delle azioni che porterebbero Palazzo Marino al 47% del capitale di AEM, con soddisfazione dell'attuale sindaco Albertini.
Per fortuna il suo vice, De Corato di FI non è d'accordo, vorrebbe il 51%, e poi forse la legge non consente ancora di cedere le reti dell'acqua a società non interamente pubbliche ( ci penserà la prossima finanziaria) e di affidarle per di più a un gestore senza gara d'appalto.
Oscar apprezza le informazioni e si rafforza nell'idea che la battaglia è comune, decidiamo di aspettare la risposta di Edison e poi agire di conseguenza .
Chiudiamo il nostro incontro, prima che Olivera parta per Rieti dove ci sarà un incontro con i forum dell'acqua italiani, promettendogli che ci stiamo concretamente impegnando Italia per raccogliere un centesimo al m3 sull'acqua per fare cooperazione internazionale.
Sono già una realtà i 720.000   che la settimana prossima il comune di Venezia destinerà a progetti per l'acqua scegliendo tra 25 proposte depositate.

Paoo Rizzi e Emilio Molinari

Fonte: Comitato italiano per il Contratto Mondiale sull'acqua

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