Acqua: pressioni sulle strategie di Suez e Acea Roma

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Il 13 maggio gli azionisti della multinazionale dell'acqua Suez-Lyonnaise des Eaux si riuniscono in Assemblea Generale Amministrativa a Parigi per la ripartizione dei guadagni che la compagnia ha registrato per l'anno 2004: 1.8 miliardi di euro. Nonostante ciò, nei paesi del sud del mondo continua ad aumentare le tariffe delle bollette, a distribuire l'acqua in base alle possibilità di pagamento degli utenti, a non permettere l'estensione della rete idrica e a minacciare con misure giudiziarie e finanziarie le autorità pubbliche istituzionali. Azioni congiunte in Bolivia, Ecuador, Stati Uniti, Francia, Inghilterra ed Italia ribadiscono l'impossibilità di accettare la trasformazione politica, giuridica, economica e culturale della risorsa "acqua" da "bene inalienabile" a "bene economico". A fianco dei movimenti boliviani, appoggiamo la lotta di comitati cittadini e provinciali contro la privatizzazione dell'acqua in Italia e nel mondo, in Bolivia come nel Lazio, e venerdì 13 maggio l'organizzazione Asud sarà presente a Rieti a sostegno del neo-costituito Comitato Acqua Pubblica.

Con una lettera rivolta al Sindaco di Roma Walter Veltroni, Mani Tese e la Campagna per la riforma della Banca Mondiale hanno voluto esprimere preoccupazione in relazione al comportamento in Hounduras di Acea S.p.A , la società di servizi controllata dal Comune di Roma per il 51% del capitale azionario. Le due organizzazioni precisano che Acea gestisce il servizio idrico integrato di San Pedro Sula, seconda città con più di 500.000 abitanti e principale centro industriale del paese centroamericano. Parte degli interventi programmati da Aguas de San Pedro sono finanziati con un prestito della Banca Interamericana di Sviluppo (BID) che è oggetto di una forte campagna di pressione da parte della società civile internazionale e ha promosso la privatizzazione dell'acquedotto di San Pedro Sula. Le due organizzazioni chiedono quindi un confronto pubblico tramite la mediazione del Comune di Roma con il management dell'Acea al più presto al fine di conoscere perché una società simbolo di Roma ed ancora a parziale controllo pubblico si sia resa protagonista di interventi controversi nei paesi in via di sviluppo.

Anche in Italia continua la pressione affinchè in difesa del bene comune e contro le derive finanziarie delle ex-municipalizzate si istituiscano i consigli di sorveglianza della società civile, chiamati a valutare le scelte strategiche delle public utilities. "Le aziende ex municipalizzate, oggi società per azioni, operano sempre più spesso in un'ottica extraterritoriale rispondendo a crescenti e invadenti richiami di natura finanziaria" - ha affermato Gabriele Bollini di Rete Lilliput in occasione della Giornata Nazionale dei Servizi Pubblici organizzata il 10 maggio in tutta Italia da Confservizi. "E' per questo indispensabile, anche in un'ottica di corporate governance realmente partecipata, che accanto ai consigli d'amministrazione si affermino consigli di sorveglianza della società civile, chiamati a valutare le scelte strategiche delle public utilities in un'ottica di difesa dei beni comuni e in primis, quindi, dell'ambiente."

In Abruzzo lo scorso 9 maggio si è svolta una partecipata assemblea regionale sull'acqua in vista della scadenza, il 30 giugno prossimo, con affidamenti che attualmente permettono la gestione "pubblica" del Servizio Idrico Integrato. Promossa dall'Abruzzo Social Forum e dal Wwf Abruzzo, l'assemblea ha deciso di lanciare un campagna regionale contro la privatizzazione dell'acqua, per la trasformazione "in House" (entro il 30 giugno) delle società che gestiscono attualmente gli acquedotti, per una gestione realmente pubblica, trasparente e partecipata dell'acqua. Per informare della campagna è stata lanciata una lettera aperta ai sindaci dei 300 comuni abruzzesi affinchè si esprimano con chiarezza sulla gestione dell'acqua, votando ordini del giorno di giunta o consiglio contro la privatizzazione ed esplicitando la richiesta urgente di convocazione dei rispettivi ATO per la realizzazione entro il 30 giugno degli affidamenti in house. Per la 1° settimana di giugno sono previste azioni diffuse sul territorio con azioni creative, sit-in, manifestazioni nei territori da parte delle organizzazioni aderenti. [AT]

Altre fonti: A Sud, Abruzzo Social Forum

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