La maggioranza dei Paesi del mondo ora sostiene il Trattato di proibizione delle armi nucleari TPNW

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Con una cerimonia durante la Giornata Internazionale per l’eliminazione delle armi nucleari il Kirghizistan ha firmato e il Ghana ha ratificato il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW), portando il numero dei Paesi che lo sostengono a superare la maggioranza globale degli Stati del mondo. Il ministro degli Affari esteri del Kirghizistan ha firmato il Trattato presso le Nazioni Unite mentre la ministra degli Affari esteri del Ghana ha depositato la ratifica, portando a 99 su 197 il totale di Stati che hanno fatto scelte di sostegno legale al Trattato.

Si tratta di una tappa fondamentale per un Trattato ancora giovane, adottato nell’ambito dell’ONU poco più di otto anni fa ed entrato in vigore solo cinque anni fa. Il Trattato TPNW mette al bando le armi nucleari e tutte le attività ad esse associate, compresa la produzione, il possesso, i test, le minacce o l’uso. Una norma che è stata ispirata dagli sforzi volti a costruire un baluardo giuridico contro i danni umanitari catastrofici che le armi nucleari sono note per causare. Come sappiamo dalle prove fornite dagli attacchi degli Stati Uniti su Hiroshima e Nagasaki 80 anni fa, gli effetti delle armi nucleari sono particolarmente crudeli e disumani a causa dei danni indiscriminati, duraturi e intergenerazionali che causano.

La Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari ICAN ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 2017 proprio per il suo contributo all’azione globale che ha portato all’adozione del TPNW. La Direttrice esecutiva di ICAN, Melissa Parke, ha accolto con favore la notizia odierna: “Mi congratulo vivamente con il Kirghizistan e il Ghana per le loro azioni odierne. Il TPNW è il modo migliore per garantire una sicurezza reale dalla minaccia esistenziale che le armi nucleari rappresentano per il futuro dell’umanità. Perché finché esisteranno, le armi nucleari sono destinate ad essere utilizzate, intenzionalmente o accidentalmente. Il Trattato è l’alternativa sensata alla dottrina errata e pericolosa della deterrenza nucleare e a una nuova corsa agli armamenti nucleari che non garantisce la sicurezza, ma piuttosto la minaccia”.

A margine della Cerimonia, Melissa Parke ha poi sottolineato come: “I Paesi dotati di armi nucleari e i loro alleati che approvano l’uso delle armi nucleari sono una netta minoranza e non hanno il diritto di continuare a minacciare il futuro del resto del mondo. Il TPNW è la via prevista dal diritto internazionale per l’eliminazione equa e verificabile delle armi nucleari, quindi questi nove paesi non hanno alcuna scusa per continuare a sfidare la maggioranza del mondo qui all’ONU”.

L’influenza crescente del TPNW ha spezzato il dominio che gli Stati dotati di armi nucleari e la loro dottrina imperfetta e pericolosa della deterrenza nucleare esercitavano sul dibattito pubblico sulle armi nucleari. Gli Stati firmatari del TPNW stanno sfidando direttamente la dottrina della deterrenza, considerandola sia una minaccia per tutti i Paesi sia un ostacolo al disarmo nucleare, un obiettivo che gli stessi Stati dotati di armi nucleari dichiarano di condividere.

Theodora Williams Anti, della Fondazione per la sicurezza e lo sviluppo in Africa (FOSDA), partner dell’ICAN, ha dichiarato: “La ratifica da parte del Ghana del Trattato delle Nazioni Unite sulla proibizione delle armi nucleari è un momento di orgoglio per la nostra nazione e una dichiarazione forte all’Africa e al mondo. Unendosi alla maggioranza degli Stati nel rifiutare queste armi di distruzione di massa, il Ghana afferma il suo impegno incrollabile per la pace, la sicurezza umana e la protezione delle generazioni future. Questa pietra miliare ci ricorda che la vera forza non sta nella minaccia di annientamento, ma nel coraggio di scegliere il dialogo, la cooperazione e un mondo più sicuro per tutti”.

Al momento sono 95 gli Stati che hanno firmato il Trattato, che conta attualmente 74 Stati parti. Quattro Paesi hanno aderito al Trattato senza firmarlo in anticipo, come consentito dall’articolo 14. Il fatto che la maggioranza degli Stati a livello mondiale abbia ora esplicitato il proprio sostegno al Trattato manda un segnale forte agli Stati dotati di armi nucleari e ai loro alleati (tra cui l’Italia) che sostengono l’uso delle armi nucleari nelle loro strategie di difesa, indicando loro che sono una minoranza e che sono sempre più considerati dalla comunità internazionale come attori irresponsabili che minacciano la sicurezza globale.

Il Trattato TPNW ha reso le armi nucleari inaccettabili quanto quelle chimiche e biologiche. Più paesi aderiranno al Trattato, maggiore sarà la pressione diplomatica sugli Stati favorevoli al nucleare e maggiore sarà il loro isolamento, con tutti i costi diplomatici e di reputazione che ciò comporta.

Da Rete italiana pace e disarmo

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