Adesione allo sciopero generale del 24/10

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Il Tavolo contro la Guerra di Bologna, che raccoglie oltre sessanta associazioni ed organizzazioni, aderisce con profonda convinzione alle ragioni dello sciopero generale indetto da CGIL, CISL, UIL. Nell'appello, che viene riportato nell'articolo si legge: "Facciamo parte di quella enorme folla che in tutto il mondo si è battuta contro la guerra all'Iraq, che continua a vivere nelle bandiere ancora appese alle finestre e che anche di recente ha marciato da Perugia ad Assisi".

Il Tavolo contro la Guerra di Bologna, che raccoglie oltre sessanta associazioni ed organizzazioni, aderisce con profonda convinzione alle ragioni dello sciopero generale indetto da CGIL, CISL, UIL.

Facciamo parte di quella enorme folla che in tutto il mondo si è battuta contro la guerra all'Iraq, che continua a vivere nelle bandiere ancora appese alle finestre e che anche di recente ha marciato da Perugia ad Assisi.
Il nostro impegno non si ferma perché la scellerata teoria della guerra "globale e preventiva", che Bush continua a proclamare, rimane un enorme pericolo per l'umanità. Perchè proprio da quanto accade ogni giorno in Iraq traiamo la conferma delle nostre ragioni. Perché vogliamo l'immediato ritiro delle truppe italiane dall'Iraq. Esse resterebbero infatti, anche dopo l'ultima risoluzione ONU, al servizio di una occupazione militare illegittima, dalla quale non potrà nascere alcuna reale democrazia in quel paese.

Ma il nostro impegno deve andare oltre, perché molte sono le guerre in atto.
C'è la "guerra globale e preventiva" di Sharon contro i Palestinesi, con il suo sempre più tragico avvitamento nel reciproco terrore.
Ci sono diecine di guerre dimenticate combattute il più delle volte per appropriarsi delle risorse naturali di paesi peraltro poverissimi.
Ci sono guerre non dichiarate, ma non meno sanguinose, come quelle che portano ogni anno centinaia di migranti a morire sui nostri confini, per difendere un'Europa che non riconosciamo nostra.
C'è una guerrriglia ormai quotidiana ed estesa a molti paesi contro i diritti, contro qualsiasi idea di socialità, per portare anche servizi e beni pubblici, come l'acqua, l'ambiente, la scuola, sotto il dominio del mercato e di chi lo governa.

La finanziaria del governo Berlusconi è anch'essa parte di questa guerriglia con il taglio delle pensioni e delle spese sociali e per contro l'aumento delle spese militari.

Come Tavolo contro la guerra sosteniamo la campagna nazionale "Sbilanciamoci" che propone una vera e propria "Controfinanziaria" basata sul taglio di spese inutili o dannose, come quelle miltari, sull'aumento di alcune entrate, tassando i più ricchi e chi inquina, per investire più e meglio su pace, ambiente, diritti.
Sono tutte proposte concrete ed attuabili, che vanno accanto ed assieme alle ragioni dello sciopero generale.
Abbiamo un'altra idea di mondo.
Contro quell'idea di Italia che ci propone ogni giorno Berlusconi, vogliamo un'Italia capace di futuro.

Fonte: dalla mailinglist del Bologna Social Forum

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