La “guerra” ai bombardieri passa su Facebook

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Sarà una battaglia all'ultimo fan quella che Unimondo.org, il portale che si occupa di pace, sviluppo umano e salvaguardia dell'ambiente, combatterà per dire "no" ai cacciabombardieri F-35.

Su Facebook, infatti, Unimondo conta “quasi” 5.000 fan, contro " gli F-35. L'obiettivo è mettere nel mirino e abbattere, raggiungere e superare, i fan dei cacciabombardieri. Un sorpasso simbolico: una vittoria della pace sulla guerra, dell'umanità sulla disumanità, della sobrietà sullo spreco.

Unimondo.org ha deciso di lanciare questa singolare sfida a colpi di fan su Facebook nell'ambito di un'iniziativa ben più articolata. Il governo italiano, infatti, ha intenzione di acquistare 131 nuovi F-35 multi-funzione, per un costo che si aggirerebbe attorno ai 14 miliardi di euro; i vecchi 28.000 miliardi di lire. Una spesa folle, a maggior ragione in un periodo di crisi economica come quello che sta attraversando il Paese. Una decisione che va contrastata in tutti i modi possibili.

La Rete Italiana per il Disarmo e la Tavola per la Pace stanno organizzando la mobilitazione. Si inizia martedì 23 novembre alle ore 14.30 e sarà un presidio e una conferenza stampa per chiedere trasparenza, report di livello europeo, inserimento armi leggere e broker nell’attuale legge che va migliorata e non abrogata. Il Governo, infatti, ha inserito il DDL di richiesta legge delega per il riordino della materia armamenti nella Legge Comunitaria di fine anno. Cos'è detta legge? Trattasi di una legge "omnibus" in cui inseriscono tutto quanto non sono riusciti a ratificare dal livello UE in un anno e su cui di solito pongono la fiducia; in soldoni: i tempi precipitano e su una legge di questo tipo anche gli emendamenti a favore dell’export di armamenti e di cancellazione della legge 185 passerebbero senza problemi.

Il secondo appuntamento voluto da Rete Disarmo è il giorno seguente 24 novembre dalle 11.00 alle 13.00 all’Hotel Nazionale in Piazza Montecitorio, 131. Tutti sono invitati. Alla tavola rotonda parteciperanno il sottosegretario Guido Crosetto, il senatore Umberto Veronesi (Partito Democratico) ed il deputato Savino Pezzotta (Unione di Centro), in quanto presenteranno, rispettivamente al Senato e alla Camera, la mozione "NO F-35".

In questo modo ci saranno per l’occasione al tavolo dell’incontro sia Parlamentari (che hanno presentato la Mozione!), che Governo e Società Civile, nella speranza che il governo italiano possa tornare sui suoi passi ed evitare una spesa inutile, dannosa ed insostenibile. Al posto degli F35? Possono essere costruiti 3.000 nuovi asili, scuole più sicure con certificazione antisismica (2 su 3 non ce l’hanno), 10 milioni di pannelli solari, la ristrutturazione del centro storico de l'Aquila, treni per pendolari ed un piano nazionale di “formazione professionale” per tutti i precari che perdono il posto di lavoro.

Intanto, la sfida "vola" su Facebook. Unimondo.org, il sito della pace, ha deciso di dichiarare guerra ai bombaroli (con il dovuto rispetto) ai quali piacciono gli F-35. Chiede un aiuto ai giovani navigatori, alle classi, alle scuole, alle assemblee d’Istituto, alle associazioni di studenti ed ai naviganti di ogni ordine e grado. Insomma, una battaglia all'ultimo fan di Davide contro Golia che va vinta per dare un segnale forte.

Centinaia, migliaia di cittadini sono invitati a diventare fan di Unimondo su facebook per mostrar “a lor signori” che un altro mondo è possibile. Che non esistono solo gli amanti i cacciabombardieri. Inoltre s’invitano i quasi 6.000 iscritti al gruppo che ama i bombardieri a cambiar bandiera ed a passare al NO F35. Verranno accolti a braccia aperte. Anche loro possono, devono capire che l'Italia ripudia la guerra. E, con essa, gli F-35.

La redazione

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