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Control Arms: posizione italiana e giornate dell'attivismo
Finanza e armi
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Il Governo italiano ha inoltrato nei giorni scorsi alle Nazioni Unite i propri commenti sul "Trattato internazionale sul commercio di armi" (Arms Trade Treaty - ATT). Lo segnala la Campagna italiana 'Control Arms' sottolineando che, grazie alla pressione della Campagna, il governo italiano ha manifestato il suo impegno e il suo interesse riguardo lo sviluppo del Trattato anche attraverso la sua candidatura a far parte del Gruppo di Esperti che sarà chiamato a porre le basi del futuro Trattato e a riferirne nel corso della sessione del 2008 dell'Assemblea Generale. Il termine ultimo entro il quale presentare questi pareri era stato fissato al 30 aprile 2007: fino al 7 maggio risultano pervenute le posizioni di 57 Paesi, tra cui quella del Governo italiano. "Lungo tutto il periodo che ci separa dalla prossima sessione dell'Assemblea Generale è importante far sentire al governo italiano la voce della campagna Control Arms, perché questo orientamento positivo si concretizzi in altri atti concreti che siano in linea con le nostre raccomandazioni volte ad ottenere un Trattato realmente efficace" - riporta Control Arms.
Il 6 dicembre 2006 è stata votata con uno schiacciante voto favorevole in Assemblea Generale dell'Onu la Risoluzione 61/89, che chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di verificare il parere dei governi su "fattibilità, ambito di competenze e parametri" del futuro Trattato sul commercio di armi. I contributi saranno inseriti a loro volta in un Rapporto che il Segretario Generale sottoporrà all'attenzione dell'Assemblea Generale in occasione della sessione del 2007.
"Per conoscere ed influenzare la posizione del governo italiano e per verificare la disponibilità a sottoporre il parere entro il termine stabilito, abbiamo realizzato un incontro con il ministero degli Affari esteri a cui era stato anticipato il documento: "Assessing the feasibility, scope and parameters of an Arms Trade Treaty (ATT): An NGO perspective" - riporta la Campagna italiana "Control Arms". Oltre al documento di valutazione sul Trattato, al ministero degli Affari esteri è stato segnalato anche l'ultimo rapporto diffuso nell'ambito della campagna Control Arms l'8 maggio scorso sulle violazioni dell'embargo di armi al Sudan a parte di Russia e Cina. Il rapporto descrive come le armi, le munizioni e gli altri equipaggiamenti vengano trasferiti nella regione del Darfur per essere utilizzati dalle forze armate del governo sudanese, dalla milizia dei Janjawid e dai gruppi armati dell'opposizione.
Il 21 marzo scorso una delegazione della Rete italiana Disarmo ha incontrato l'On. Enrico Letta, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio. L'incontro è stato preceduto dall'inoltro di una nota sulla relazione annuale della Presidenza del Consiglio sull'esportazione italiana di armi (Legge 185/90) preparata dalla Rete Disarmo. Nel corso dell'incontro si sono sottolineate le nostre preoccupazioni relativamente alle esportazioni italiane verso paesi sotto embargo, in cui sono compiute violazioni dei diritti umani e nei quali si utilizzano bambini soldato. E' stata ovviamente ribadita la necessità di proseguire il lavoro internazionale sull'ATT. Il 6 aprile la Rete Disarmo ha diffuso un primo commento sui dati relativi alle esportazioni italiane di armi per il 2006, attraverso il comunicato stampa "Preoccupa l'impennata nelle autorizzazioni alla vendita di armi italiane: il record in vent'anni".
Il 27 aprile la campagna Control Arms ha diffuso un comunicato stampa con il quale ha lanciato pubblicamente le attività collegate alla Consultazione popolare. Il 2007 è un anno fondamentale sulla strada verso un Trattato sul commercio internazionale di armi". Lo stesso giorno, un documento sulla campagna Control Arms e sulla Consultazione popolare ha trovato spazio nella cartella distribuita ai giornalisti che hanno partecipato alla conferenza stampa di Irene Khan, per la presentazione dei nuovi di dati di AI sulla pena di morte nel mondo. A margine della conferenze la nostra Segretaria Generale ha risposto a diverse domande sulla campagna, presentando il processo che ha portato all'approvazione della Risoluzione delle Nazione Unite che ha dato il via ai lavori sul Trattato, come un esempio particolarmente positivo di costruzione e indirizzo di una coalizione internazionale di governi sotto la spinta delle richieste provenienti dalla società civile.
La cartolina d'azione indirizzata al nostro ministro degli Affari esteri che abbiamo messo on line alla fine di aprile ha registrato circa 600 sottoscrizioni. Dobbiamo fare di più! E' importante riuscire a raccogliere il più ampio consenso possibile intorno alle nuove richieste della campagna Control Arms perché il governo italiano mantenga le sue promesse e, oltre ad inviare al Segretario delle NU un parere positivo ed in linea con le nostre richieste, assuma un ruolo guida anche nei confronti dei governi meno disponibili a lavorare sul Trattato. Per raggiungere questo obiettivo, oltre alla cartolina d'azione sul web, avrete a disposizione alcuni nuovi strumenti. Da oggi potete trovare on line una nuova e-mail. Si tratta di una nuova modalità di azione che ci consentirà di segnalare, tramite una semplice e-mail, l'indirizzo dal quale si potrà visualizzare lo spot della campagna Control Arms.
Gli obiettivi di questa nuova azione sono: diffondere il più possibile le nuove richieste della campagna nell'ambito della Consultazione popolare; attivare un numero crescente di persone che partecipi alle nostre iniziative di campaigning; promuovere la partecipazione alle Giornate dell'Attivismo del 26 e 27 maggio dedicate alla campagna Control Arms. Lo spot della campagna, a cui ci si collega clickando sull'indirizzo segnalato nell'e-mail che invierete, si conclude con una pagina che permette di reinoltrare il messaggio ad altri destinatari, fino ad un massimo di 5. Una volta portata a termine questa operazione si viene invitati a sottoscrivere la cartolina d'azione e a partecipare alle Giornate dell'Attivismo per le quali si segnalano le pagine web dedicate.
E' importante attivare una collaborazione tra i gruppi Amnesty e i gruppi locali del mondo di Rete Disarmo: il messaggio di ri-attivazione della campagna vi viene ora inoltrato come a tutte le associazioni e organizzazioni della Rete ed è importante sottolineare quindi l'opportunità rappresentata dalle Giornate dell'Attivismo di Amnesty del 26 e 27 maggio prossimi cui siete invitate a partecipare. In virtù di questo invito nei prossimi giorni potrete essere contattati dagli amici delle associazioni che compongono la Rete Disarmo per lavorare insieme nel corso delle Giornate e anche in seguito per la realizzazione di altre iniziative comuni sulla campagna. La Consultazione popolare della campagna Control Arms accompagnerà tutto il percorso che vede i governi coinvolti nella consultazione ufficiale che si sta svolgendo nell'ambito delle Nazioni Unite (vedi documenti di approfondimento distribuiti con l'invio a circolari del 4 maggio scorso fino all'apertura della prossima sessione dell'Assemblea Generale prevista per l'inizio del prossimo autunno.
In Italia la campagna Control Arms è promossa dalla Sezione italiana di Amnesty International (AI) e dalla Rete italiana per il Disarmo e, oltre a chiedere il sostegno del governo italiano all'ATT, chiede che gli obiettivi internazionali di un maggiore controllo sulle esportazioni di armi siano implementati nella legislazione italiana.
Per qualsiasi richiesta
Francesco Vignarca
Segreteria Rete Italiana per il Disarmo
(segreteria[at]disarmo.org)