Armi: la Provincia di Roma approva Control Arms

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Facendo seguito alla partecipazione alla Petizione da un Milione di Volti - che con lo slogan "metti la faccia contro le armi!" supporta la Campagna internazionale Control Arms - del Presidente Gasbarra e degli assessori Monteforte e Cecchini, il Consiglio Provinciale di Roma ha approvato ieri una mozione di adesione e sostegno alla Campagna Control Arms, rilanciata nel nostro paese dalla Rete Italiana per il Disarmo.

Nell'atto adottato si sottolinea come "l'Italia sia uno dei protagonisti del commercio di armi" mondiale, per cui è necessaria un'effettiva e rigorosa applicazione della legge 185/90 sull'esportazione di sistemi d'arma ad uso militare" oltre che l'adozione di un Trattato internazionale sul commercio degli armamenti, obiettivo principale della campagna globale Control Arms.
Nella mozione, presentata dai consiglieri Maturani, Lo Fazio, Urilli, Terenzi e Valentini, si invitano inoltre tutti i consiglieri provinciali e i cittadini della Provincia ad aggiungere il proprio volto alla Foto-petizione lanciata dalla Campagna "come modalità di mobilitazione per raccogliere un milione di volti entro luglio 2006 da presentare in una galleria di immagini in occasione della II Conferenza dell'Onu sui traffici illeciti di armi leggere". Il testo impegna inoltre la Provincia a respingere tutte le eventuali collaborazioni con aziende ed istituti di credito notoriamente implicati nel commercio internazionale delle armi.

A tal proposito il Presidente del Consiglio Provinciale Adriano Labbucci ha dichiarato: "E' fondamentale aver aderito alla campagna Controlarms al fine di impedire la diffusione incontrollata degli armamenti, che costituisce un pericolo per la sicurezza dei cittadini e per la pace del mondo. La mancanza di controlli legislativi sul commercio e sui trasferimenti delle armi contribuisce infatti ad accrescere conflitti, povertà e violazione dei diritti umani".

"Un'adesione molto importante e una notizia positiva per tutta la campagna" è il commento di Francesco Vignarca, della segreteria della Rete Disarmo. "Crediamo molto nell'azione degli Enti locali sui territori per diffondere i contenuti di questa azione presso la popolazione e per arrivare a far capire a tutti i nostri concittadini l'importanza di un controllo rigoroso sul commercio di armi per la sicurezza di tutti". A queste parole fanno eco Ilaria De Angelis e Lucia Chieppa (referenti del coordinamento romano in sostegno a Control Arms): "La mozione di adesione alla campagna Controlarms del Consiglio Provinciale di Roma è frutto della collaborazione fra l'ente locale e le numerose associazioni impegnate nella campagna Control Arms. Questa collaborazione e coinvolgimento attivo delle istituzioni e della società civile a livello locale è essenziale per il raggiungimento degli obiettivi della campagna e per la diffusione di una cultura di pace".

"Una mozione di grande rilevanza - commenta Giorgio Beretta della Campagna di pressione alle banche armate - che darà ulteriore impulso anche alla Campagna Tesorerie disarmate che chiede ai comuni di escludere nella scelta della tesoreria quelle banche che, con i propri servizi, attivamente sostengono il commercio delle armi ricavandone anche lauti "compensi per intermediazione. E' venuto il momento - aggiunge Beretta - che banche e enti locali smettano di trincerarsi dietro la cosidetta legalità garantita dalle autorizzazioni governative che, come abbiamo ripetutamente denunciato in questi anni, servono a coprire esportazioni che a rigore di legge sarebbero vietate come quelle verso paesi retti da regimi dittatoriali, altamente indebitati anche per spese militari eccessive, dove si verificano ripetute violazioni dei diritti umani o addirittura verso i quali vige l'embargo dell'Unione europea come nel caso delle Cina". [GB]

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