Sdebitarsi: al Governo, rilanciare la cancellazione del debito

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"L'Italia rilanci una politica giusta di lotta alla povertà attuando appieno la cancellazione del debito a partire dalla legge 209". La campagna Sdebitarsi, in occasione dell'insediamento del Gruppo di contatto sul debito al quale hanno aderito i parlamentari l'On. Fulvia Bandoli, on Sabina Siniscalchi, il sen. Francesco Martone, sen. Nuccio Iovene e il sen. Giorgio Mele, ha incontrato ieri parlamentari e rappresentanti della stampa per rilanciare una forte iniziativa per la cancellazione del debito. Il Gruppo di contatto svolgerà una funzione di sollecitazione costante sul tema del debito al fine di realizzare il monitoraggio delle iniziative istituzionali e parlamentari in materia di debito. Diverse le urgenze già sul tappeto, sulle quali il gruppo promosso dalla campagna Sdebitarsi, intende muovere i propri passi.

Diverse le urgenze già sul tappeto, sulle quali il gruppo promosso dalla campagna Sdebitarsi, intende muovere i propri passi. "Innanzitutto, a seguito di una brutta stagione in cui è risultato evidente il disimpegno nelle politiche di sviluppo nei 5 anni del governo Berlusconi - sia attraverso l'inattuazione qualitativa e quantitativa degli impegni assunti nel campo delle cancellazioni del debito previste dalla legge 209 di cui l'Italia s'è dotata nel 2000, che nella progressiva cancellazione della cooperazione allo sviluppo e degli altri impegni di finanziamento per lo sviluppo e la lotta alla povertà - Sdebitarsi chiede al Governo e al Parlamento di chiudere definitivamente questa pagina che regala all'Italia l'ultima posizione nel rispetto degli impegni previsti dagli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e di aprire con coraggio una stagione nuova di solidarietà e cooperazione italiana con una coerente cancellazione del debito" - sottolinea la Campagna.

Sdebitarsi chiede all'Italia di sdebitarsi con l'Africa e con il resto dei paesi più poveri, avviando una seria e composita politica di sviluppo che segua un criterio di pace e giustizia tra i popoli. Per questo è necessario che il nostro paese svolga un ruolo attivo di primo piano di cancellazione del debito che sia il frutto di una politica coesa di interventi contestuali e coerenti. "E' infatti necessario che si determinino sia importanti adeguati impegni finanziari per la cooperazione allo sviluppo e contestualmente si realizzi una piena e completa cancellazione del debito svincolata da condizionalità macroeconomiche, oltre a giuste politiche economiche e commerciali a cominciare dall'abbattimento delle barriere commerciali per i prodotti dei paesi in via di cosiddetta via di sviluppo" - nota la Campagna.

Tra le iniziative collegate all'attività promossa anche da altre campagne cui Sdebitarsi partecipa attivamente sulla pace e la cooperazione, c'è quella sul ruolo del nostro paese nelle sedi internazionali come WTO Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale. Una prima occasione di verifica della strada che l'Italia intenderà percorrere, sarà il G8 di S. Pietroburgo. Sdebitarsi denuncia il fatto che mentre non si è nemmeno ritenuto doveroso rendere conto delle promesse "epocali" fatte al vertice dello scorso anno a Gleneagles, si è pure cancellato dall'agenda il tema della cancellazione del debito. A dimostrazione della serietà e della sensibilità verso l'urgenza drammatica di interventi necessari per paesi più poveri e la lotta alla povertà. Inoltre, in occasione del 50° anniversario del Club di Parigi, chiediamo il giubileo del Club. Che si colga questa nuova occasione "giubilare" che come la storia insegna, invita a liberare gli schiavi e a cancellare i debiti, praticando subito una cancellazione unilaterale e totale del debito dei paesi meno avanzati.

"Ci attendiamo pertanto dal governo un rinnovato impegno per il rilancio delle politiche di cancellazione del debito, come del resto stabilito nel programma , che prevede il sostegno a processi equi e trasparenti per la cancellazione/riduzione del debito estero sulla base della 209/2000. Negli ultimi sei anni li movimenti sociali globali hanno elaborato nuove proposte relative al debito estero che vanno al di là del mero approccio finanziario,ma aprono la strada a modelli innovativi, quali l'arbitrato internazionale, ed a categorie quali il debito illegittimo ed odioso. L'Italia sulla scia di ciò che il governo norvegese sta facendo sul riconoscimento e la cancellazione del debito illegittimo dovrà lanciare un'iniziativa ambiziosa a livello nazionale ed internazionale che veda la partecipazione attiva del parlamento e dei movimenti sociali all'altezza della gravità del problema e delle aspettative della comunità internazionale" - conclude il comunicato do Sdebitarsi.

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