Ong: incontro con Prodi in vista del G8 di San Pietroburgo

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In vista del Summit del G8 di San Pietroburgo, i rappresentanti della "Coalizione Italiana Contro la Povertà" sono stati ricevuti dal Presidente del consiglio Romano Prodi. I rappresentanti hanno illustrato il documento "Il percorso italiano dal Vertice di Gleneagles", un policy paper che fa il punto sulla lotta alla povertà, all'Aids e ai cambiamenti climatici, l'educazione, la cancella zione del debito dei paesi poveri a un anno di distanza dalle promesse dello scorso Vertice del G8 in Scozia, indicando la strada da intraprendere e le scelte da sostenere. Prodi ha risposto sottolineando come l'importanza di questo G8 non stia nel proporre nuovi impegni sul lungo periodo, ma nel raggiungere gli obiettivi precedentemente prefissati, a partire dalla conferenza di Monterrey del 2002 in modo particolare il pagamento dei debiti italiani a livello internazionale, a partire dal Fondo Globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria e la cancellazione del debito, che rimane un punto nodale per lo sviluppo dei Paesi poveri. Sergio Marelli, presidente dell'Associazione Ong italiane, sarà presente come osservatore al Summit del G8 di San Pietroburgo che si aprirà il 15 e si chiuderà il 17 luglio 2006.

All'incontro erano presenti per il Governo: On. Romano Prodi, Preidente del Consiglio, il Min. Ragaglini, Sherpa del Presidente del Consiglio, il Min. Leggeri, Sherpa del Ministro degli Affari Esteri e il Min. Monticelli, Sherpa del Ministro dell'Economia e della Finanza. Per la società Civile erano presenti rappresentanti di: Action Aid International, Associazione ONG Italiane, Cipsi, Cocis, Focsiv, Fondazione Giustizia e Solidarietà, Legambiente, Medici senza Frontiere, Osservatorio AIDS, Ucodep e Wwf.

Il Presidente Prodi ha aperto la riunione salutando i rappresentanti delle organizzazioni della società civile italiana e commentando i punti in agenda per il prossimo G8 di San Pietroburgo:

- Energia: sarà principalmente trattato il tema della sicurezza energetica, con particolare riferimento all'aspetto economico. Riguardo al nucleare sono state rispettate le posizioni contrarie dell'Italia e della Germania. Si è inoltre riusciti ad arrivare ad un equilibrato compromesso sui cambiamenti climatici e si è affrontato il problema dell'ambiente. Su questi temi vengono riconfermati gli impegni assunti lo scorso anno a Gleneagles. Si è infine messa a punto una strategia di riduzione della povertà energetica.

- Malattie Infettive: l'Italia ha proposto un meccanismo di incentivo alla ricerca sui vaccini per le maggiori pandemie (Advanced Market Commitment).
Il Presidente ha quindi sottolineato le difficoltà per l'Italia nel reperire nuove risorse per lo sviluppo, ma ha ribadito l'impegno da un lato a versare al Fondo Globale per la lotta all'AIDS, Tubercolosi e Malaria i 20 milioni residui del 2005, i 130 milioni per il contributo 2006 e gli 8,7 milioni per la lotta alla polio, dall'altro a cercare di trovare finanziamenti per accrescere la percentuale di PIL destinata all'APS (nel 2004 lo 0,15%, nel 2005 è salito allo 0,29% solo grazie alla cancellazione del debito di Iraq e Nigeria) e riprendere la marcia per arrivare allo 0,7%.

- Istruzione: il tema è stato affrontato sotto l'aspetto del miglioramento e del coordinamento dell'istruzione e della ricerca nei Paesi industrializzati, ma anche come strumento di lotta alla povertà nei PVS.

I rappresentanti della Società Civile hanno ringraziato il Presidente per questo incontro che non avveniva dal 2001, all'epoca del G8 di Genova.
A nome della Coalizione Italiana contro la Povertà, hanno comunque evidenziato tre punti di carattere generale che sembrano essere assenti da questo Summit:

1- l'interconnessione tra i diversi temi: al Vertice si discuterà non considerando il legame strettissimo e inscindibile tra problemi energetici e cambiamenti climatici, sviluppo dei paesi poveri e accordi commerciali;
2- l'universalità dell'accesso all'energia e alle risorse, ma anche ai diritti fondamentali, ai farmaci, al cibo;
3- lo sviluppo: questo tema era inizialmente escluso nell'agenda del G8. Grazie al lavoro dei nostri sherpa è ora presente nei documenti, ma dovrebbe essere il punto centrale dell'Agenda G8. Le decisioni prese al vertice cambiano la vita a miliardi di persone, non si può eludere la responsabilità e influenza del G8 sui paesi più poveri. Inoltre a San Pietroburgo non si potrà non fare il punto della situazione sugli impegni presi durante lo scorso Vertice di Gleneagles, affinché li si possa monitorare nel tempo e verificare nella massima trasparenza.
Inoltre, sul piano internazionale è necessario dare un forte segnale di discontinuità con il precedente governo, nel Dpef non c'è una sola riga sulle risorse per la cooperazione e sulla lotta alla povertà. Ci si aspetta, a partire dalla prossima finanziaria, un segnale che inverta la rotta sui fondi allo sviluppo, evidenziandone chiaramente la priorità.

I rappresentanti della Coalizione Italiana contro la Povertà hanno quindi presentato un documento redatto in preparazione del Vertice russo, nel quale vengono avanzate richieste dettagliate al Governo italiano:
Energia: è indispensabile che venga sottolineato lo stretto legame con i cambiamenti climatici e che si adottino misure per diminuire le immissioni di gas serra. Si chiede inoltre al Governo di avere un ruolo più attivo nella ricerca per le fonti rinnovabili.

- APS: è importante definire al più presto un calendario per raggiungere gli impegni assunti precedentemente in sede europea. Oltre ad un aumento delle risorse è necessario migliorare la qualità dell'aiuto. L'ultima percentuale di APS legato riportata dall'Italia risale al 2001 ed era al 92%, il dato più alto in assoluto tra i Paesi del G7. L'Italia, inoltre, dovrebbe avere un ruolo più attivo sui temi della Finanza per lo Sviluppo, impegnandosi nella ricerca di fonti alternative di finanziamento.

- Debito: si chiede al Governo di sostenere la Multilateral Debt Rilief Initiative (MDRI) nella stessa misura in cui contribuisce al finanziamento dell'IDA, ossia il 3,5%. Si richiede inoltre un ripensamento del Regolamento attuativo della Legge 209 che condiziona la cancellazione del debito ai processi internazionali. L'art. 5 della legge, ad esempio, consentirebbe la cancellazione in condizioni di emergenza, ma la restrittività del Regolamento non ha finora permesso di applicarlo alle situazioni di emergenza sanitaria. C'è poi la questione dei nuovi prestiti, che, in assenza di nuovi criteri di concessione di crediti di aiuto, renderanno vani i benefici della cancellazione del debito.

- Commercio: visti i recenti sviluppi dell'ultima miniministeriale di Ginevra è necessario da parte del Governo italiano un impegno a livello internazionale affinché si arrivi alla conclusione del Negoziato di Doha, accogliendo e facendosi portavoce delle istanze dei Paesi meno avanzati. È necessario, inoltre, pensare a sistemi di finanziamento autonomi ed addizionali per gli interventi di Aid for Trade.

- Malattie Infettive: dato il ribadito impegno a versare le somme dovute al Fondo Globale, si chiede al Presidente Prodi di provvedere entro la scadenza del 31 luglio e di annunciarne il pagamento durante il Vertice. È comunque indispensabile uno strumento legislativo ad hoc che dia la certezza negli anni a venire della disponibilità finanziaria per la lotta all'AIDS. La ricerca sui vaccini per le pandemieè salutata con favore, ma i tempi saranno certamente lunghi. Occorre quindi andare avanti con la cura, anche e soprattutto attraverso il rafforzamento dei sistemi sanitari nazionali, affinché siano in grado di erogare le terapie. Si chiede, inoltre, all'Italia di assumere un ruolo leader nel coordinamento dei programmi dei vari donatori, affinché le risorse disponibili per la lotta all'AIDS siano utilizzate in modo efficace.

- Istruzione: si chiede che il Governo si impegni a destinare gli aiuti all'istruzione sia nel programma Education for All lanciato dall'Unesco sia nell'ambito dell'iniziativa 20/20, facendo leva affinché i PVS investano il 20% della propria spesa pubblica ai Servizi Sociali di Base.

Il Presidente Prodi ha quindi risposto sottolineando come l'importanza di questo G8 non stia nel proporre nuovi impegni sul lungo periodo, ma nel raggiungere gli obiettivi precedentemente prefissati, a partire dalla conferenza di Monterrey del 2002. Ha quindi tratteggiato le linee di marcia che intende seguire:
1. Pagamento dei debiti a livello internazionale, a partire dal Fondo Globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria;
2. Cancellazione del debito, che rimane un punto nodale per lo sviluppo dei PVS;
3. Coordinamento della cooperazione sia mobilitando i diversi attori che se ne occupano nel Paese, dalle ONG alle associazioni, fino alle imprese, sia a livello d'azione del governo. La nomina di un Vice Ministro alla Cooperazione ha proprio lo scopo di coordinare il lavoro dei diversi Ministeri che si occupano di cooperazione, ci deve essere coerenza tra le politiche adottate, anche in sede europea;
4. Nuove risorse: il coordinamento delle politiche di sviluppo necessita di risorse senza le quali non avrebbe ragione di esistere;
5. Scelta prevalente ma non esclusiva sull'Africa

Il Presidente ha infine ribadito l'interesse a proseguire le consultazioni su questi temi e ha dato appuntamento alle organizzazioni della Società Civile al ritorno da San Pietroburgo per un confronto e una verifica dei risultati del G8 e della posizione dell'Italia al Vertice russo.

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