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Obiettivi del Millennio: le persone con disabilità ne sono escluse
Debito estero
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"Le persone con disabilità rimangono largamente escluse dagli Obiettivi del Millennio": lo afferma una nota dell'Aifo (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau) che insieme alle Ong e alle Organizzazioni di Persone con Disabilità che si dedicano alla cooperazione allo sviluppo chiede che "i donatori internazionali e gli stati membri dell'Onu usino questa fase di metà percorso verso la data del 2015 fissata per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio, per ri-focalizzare l'attenzione, monitorare e prendere attivamente in considerazione le necessità della fascia più povera della società, quella delle persone con disabilità".
Ci sono 650 milioni di persone con disabilità nel mondo e l'80% di esse vive nei paesi in via di sviluppo: la gran parte delle persone con disabilità in questi paesi vive al di sotto della linea di povertà, ma gli investimenti nei servizi di base come la sanità e l'educazione sono insufficienti e si riducono piuttosto che aumentare ,- sottolinea la nota. Ad esempio, l'obiettivo sull'Educazione Primaria è quello che mira a fornire l'accesso all'educazione a tutti. Ma in questa fase di metà percorso, dei 22 milioni di bambini che non frequentano la scuola, 1/3 vive con una disabilità. "L'educazione primaria universale non si potrà raggiungere se i bambini con disabilità non sono presi in considerazione e posti come obiettivo in azioni di promozione e monitoraggio dei progressi nel campo dell'educazione inclusiva".
La recente conferenza europea "MDGs and Inclusion of Disability" ha prodotto una serie di raccomandazioni e proposte su indicatori specifici per la disabilità. "Incoraggiamo tutti i promotori degli Obiettivi del Millennio ad usare tali raccomandazioni ed a collaborare con le ONG che si occupano di cooperazione allo sviluppo per migliorare la partecipazione delle persone con disabilità in questo processo, in primo luogo per ridurre la povertà ed in secondo per sradicarla dal mondo" - conclude la nota dell'Aifo.
Intanto, in attesa della Perugia-Assisi, la Federazione italiana per il superamento dell'handicap (Fish) ha chiedesto alla Tavola della pace di raccogliere firme per la campagna anti-discriminazione "1million4disability". La Federazione italiana per il superamento dell'handicap (Fish) parteciperà alla marcia Perugia-Assisi perché i diritti umani che sono il tema dell'edizione 2007 della marcia sono di tutti, anche delle persone disabili.
"Se due anni fa abbiamo preso parte alla Settimana della pace collegando il discorso disabilità a quello della povertà che spesso l'accompagna, quest'anno saremo presenti forti soprattutto della Convenzione dell'Onu sui diritti delle persone con disabilità approvata il13 dicembre scorso" - spiega Giampiero Griffo, responsabile italiano del Consiglio nazionale sulla disabilità all'European disability forum. "E comunque la Federazione italiana per il superamento dell'handicap è da sempre contraria ai conflitti, perché le guerre fanno disabili" - nota Griffo.
Durante la Settimana della pace la Fish organizzerà un convegno interregionale tra Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo sulla Convenzione internazionale dei diritti umani delle persone disabili e, insieme all'Aifo, un incontro sulla Decade africana delle persone con disabilità. "Inoltre cercheremo un modo per sostenere le spese degli ospiti disabili stranieri sia per l'Onu dei Popoli sia per l'Onu dei giovani", continua Griffo. E nell'Anno delle pari opportunità per tutti, la Fish lancia un monito al Governo. "Le iniziative organizzate finora a livello nazionale sono state troppo incentrate sulle donne. Al giorno d'oggi, pari opportunità per tutti significa tener conto di tutte le categorie più 'deboli' come anche degli anziani, degli immigrati e delle persone disabili". [GB]