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G8: idee in azione per richiamare i potenti
Debito estero
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Partono le numerose dimostrazioni e azioni nonviolente che per tutta la settimana contesteranno i capi di stato degli otto paesi più industrializzati del mondo. A Londra successo per il Live8 che si svolge in 'simultanea' in altre dieci città di tutto il mondo. Intanto a Edimburgo hanno sfilato in più di duecentocinquantamila. Nel pre-manifestazione sui due palchi si sono susseguite testimonianze, canti e immagini sui maxischermo mentre negli stand un numero consistente di volontari lavorano per dare informazioni, intrattenere i bambini e proporre momenti di meditazione. La partecipazione a
questo evento e' varia: ci sono persone di tutte le eta', di nazionalita' diverse, aderenti a gruppi disparati, ma la maggior parte e' accomunata dagli indumenti bianchi che indossa. Gli organizzatori hanno invitato la gente a vestirsi cosi perche' il corteo possa circondare oggi il centro citta' di una lunga "fascia" bianca.
Gli slogan proposti in quest'occasione riprendono le tre questioni che i g8 sostengono di voler affrontare: la giustizia nel commercio, la cancellazione del debito e la gestione degli aiuti, riassunti nello slogan princiupale: "Make Poverty History". Gli striscioni e i cartelli prestampati con queste frasi riempiono il prato, ma anche il centro citta' (una nota di colore e' data dalle bandiere con la scritta "pace" in italiano). Gia' dalla partenza, il corteo e' animato da gruppi diversi: alcuni con tamburi, altri con fischietti e voce, altri ancora con le cornamuse... cosi il corteo attraversa rumoroso la citta'. Solo per un momento tutti ci fermiamo per ricordare che ogni tre secondi un bambino muore a causa della poverta'. Al termine del momento di silenzio le campane delle chiese di Edimburgo suonano unendosi all'applauso della folla. Gli organizzatori sono molto soddisfatti: sembra che i manifestanti siano piu' di duecentomila, la piu' partecipata manifestazione tenutasi in Scozia.
Promosso dai movimenti altermondisti e dalle Ong inglesi, domenica 3 luglio si è tenuto il "G8 Alternatives Summit" che ha rilanciato le forti idee per cambiare il mondo. Dibattiti, workshop e discussioni a cui hanno partecipato fra gli altri Moazen Begg come ex-prigioniero a Guantanamo, Scott Ritter in qualità di ex-ispettore ONU, Haidi Giuliani e i ricercatori per la globalizzazione dei diritti quali Susan George e George Monbiot. Sempre domenica a Edimburgo sfilerà la manifestazione pacifista indetta da Stop The War Coalition che terminerà con una notte di concerti. Nel frattempo, in quel di Glasgow si svolgerà un vero e proprio carnevale di strada organizzato questa volta dalla coalizione Make Borders History che condurra una "visita guidata" attraverso i luoghi d'emarginazione e ghettizzazione dei migranti della città.
Ma a queste manifestazioni si aggiungeranno le azioni dirette condotte dalle frange più radicali del movimento, come la "Really Really Big Blockade" - tradotto significa 'il blocco davvero davvero grande' - che dovrebbe paralizzare Glasgow per tutta la giornata di lunedì. A questi si potrebbero aggiungere la Peoples Golfing Association (Associazione del popolo del golf) o la Clandestine Insurrectionary Rebel Clown Army and (hill) walkers (letteralmente Armata insurrezionale clandestina dei clown ribelli e dei passeggiatori di collina), che promettono di movimentare le campagne intorno a Gleneagles.
Per lunedì 4 luglio è prevista una marcia di protesta in bicicletta che partira' da Edinburgo per raggiungere Gleneagles a cui si affianca il tentativo di blocco nonviolento della base di sottomarini di Faslane della Royal Navy. Situata a 45 km da Glasgow e 90 da Gleneagles, Faslane è la la più grande base militare in Scozia e il porto che accoglie tutti e quattro i sommergibili Trident con armamenti nucleari. "Le armi nucleari sono davvero l'espressione più estrema della cultura del militarismo. Bloccando Faslane, colpiremo un elemento chiave della struttura miliatre britannica, e aggiungeremo la nostra azione ad una lunga e gloriosa serie di blocchi pacifici e nonviolenti. E questa sarà l'azione diretta più grande di tutte. Non metteremo fine alla povertà se non mettiamo fine alla guerra!" scrivono gli attivisti sul loro sito. Presenti all'attività anche Sara ed Erica, appartenenti alla rete nonviolenta dei Gan italiani che raccontano di intensi incontri organizzativi e training in vista delle azioni.
Martedì 5 luglio e' prevista una dimostrazione davanti al centro di detenzione per migranti di Dungavel e invece intorno alle colline a sud di Gleneagles verranno accese delle fiaccole. Durante i giorni del summit, oltre ad allestire un Eco-villaggio vicino a Stirling capace di ospitare fino a cinquemila persone. Per mercoledì 6 luglio è previsto l'inizio del Summit e le autorità si aspetta veri e propri tentativi di impedire lo svolgimento del summit. Il G8 Alternatives ha richiesto l'autorizzazione - che e' stata rifiutata - per marciare all'interno della zona di sicurezza di Gleneagles. Si terra' un concerto allo stadio di rugby Murrayfield di Edinburgo. Per il venerdì 8 luglio sono previste manifestazioni legate alla questione del surriscaldamento globale. [AT]