Pallottole italiane in Myanmar: la conferma del Governo

Stampa

L’esecutivo italiano è entrato nel merito dell’inchiesta partita dalle pagine de Ilmanifesto (cui hanno lavorato i nostri Alessandro De Pascale, Emanuele Giordana e Alice Pistolesi) sulle pallottole a marchio Cheddite fotografate dai media birmani nel marzo scorso nei diversi luoghi del Myanmar teatri di scontro tra la popolazione civile e i militari autori del golpe di febbraio. Lo ha fatto confermandone gli esiti e rispondendo alle interrogazioni parlamentari che ne erano scaturite cui si erano aggiunti i quesiti posti all’esecutivo dalla società civile (Rete pace e disarmo, Opal, Amnesty International-Italia, Italia-Birmania Insieme e Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo).

Una prima conferma riguarda la pista turca, ovvero la possibile triangolazione via Turchia attraverso la Yavasçalar (Yaf), parte del colosso anatolico del settore difesa Zsr Patlayici Sanayi AS. Ebbene, su questo “il ministero dell’Interno ha verificato che risultano due istanze di esportazione della ditta Cheddite Italy srl, per forniture verso la ditta turca in questione, la prima in data 26 febbraio 2020 e la seconda del gennaio 2021”, con tanto di appositi nulla osta ministeriali. Ciò che ovviamente il nostro esecutivo non è stato in grado di accertare è se quei prodotti dello stabilimento livornese, “esportati regolarmente, sarebbero poi stati riesportati dai Paesi destinatari verso il Myanmar”.

Anche se sono certi dei pregressi contatti avuti direttamente con i birmani: “Il Viminale ha comunicato che da parte della Cheddite Italy srl, risulta una richiesta di esportazione verso il Myanmar, datata 18 settembre 2018, relativa ad una fornitura di 600.000 cartucce per armi ad anima liscia calibro 12 per uso venatorio/sportivo, da destinare a Myanmar Shooting Sports Federation – International Shooting Range”. Domanda poi annullata dallo stesso stabilimento livornese “per motivi commerciali, con una nota del 17 ottobre 2018”. Su questo, l’esecutivo ci tiene ugualmente a precisare che “tale istanza non avrebbe potuto trovare accoglimento alla luce di valutazioni negative già espresse in precedenza”, come anche che “non risultano essere mai state rilasciate autorizzazioni all’esportazione di armi per uso civile e/o di munizioni verso il Myanmar in favore di alcun utente”...

Segue su Atlanteguerre.it

Ultime su questo tema

Sindaci, cittadini e lavoratori portuali contro le armi

25 Settembre 2025
Ravenna, Genova, Trieste e Sardegna dimostrano che la responsabilità civile e istituzionale può trasformarsi in azione concreta contro la guerra. (Laura Tussi)

Intaccare e disarticolare il sistema banche armate per dare una possibilità alla pace

30 Giugno 2025
Intervista di Laura Tussi con Carlo Bellisai, attivista del Comitato Sardo Campagna Banche Armate. 

Basta aerei a Tel Aviv

28 Febbraio 2025
Oltre 230 organizzazioni internazionali chiedono ai Governi che producono gli F-35 di smettere di armare Israele. (Rete Italiana Pace e Disarmo)

Un cannone italiano per l'esercito del Myanmar?

16 Gennaio 2025
È ancora in alto mare e in acque agitate la vicenda del cannone da 76mm targato Oto Melara per la Marina del Myanmar. (Atlante delle guerre e dei conflitti del Mondo)

Le Università italiane e il boicottaggio a Israele

12 Dicembre 2024
Il Cub Trento e l’ SBM-Sindacato di Base Trento hanno inviato una richiesta di cessazione di ogni collaborazione con lo Stato d’Israele. (Maurizio Sacchi)

Video

Il potere politico delle multinazionali