WTO: a Ginevra si raccolgono i cocci

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Oggi si riunisce a Ginevra il Consiglio generale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio. Con l'obiettivo di ricomporre le distanze venutesi a creare a Cancun tra Paesi industrializzati e il gruppo dei G23. Tra le questioni da dibattere anche la sospensione della cosiddetta Clausola di Pace che dal 1995 permette ai Paesi industrializzati di mantenere sussidi a favore delle proprie esportazioni agricole.

"Ginevra potrebbe rappresentare l'occasione per procedere verso regole commerciali più eque e trasparenti" affermano i promotori della campagna No dumping, promossa dal settimanale Vita assieme alla FOCSIV, federazione che riunisce 57 Ong italiane. Ma, secondo questi ultimi, occorre innanzitutto non prorogare la cosiddetta Clausola di Pace che "applica, di fatto, ai Paesi ricchi il trattamento speciale e differenziato previsto, invece, dall'Accordo sull'Agricoltura a sostegno delle economie dei Paesi poveri".

La Campagna NO dumping chiede all'Unione Europea e al Governo italiano, anche nella sua veste di Presidente di turno del semestre europeo, di opporsi alla proroga della Clausola di Pace oltre la scadenza fissata del 31 dicembre 2003, in quanto significherebbe riconoscere il dumping come una pratica legittima, nonostante i danni che produce sulle agricolture dei Paesi in via di sviluppo. "Il fallimento di Cancun è un indicatore importante del gap esistente fra i Paesi del Nord e dei Sud del mondo - afferma in un proprio comunicato stampa la FOCSIV "la concessione di una proroga della Clausola di Pace può solo aggravare la già instabile situazione internazionale e confermare la totale irresponsabilità dei Paesi ricchi nella costruzione di un futuro di giustizia e di pace".

Ma l'incontro di Ginevra non sembra partire con il piede giusto. E' lo stesso Presidente del Consiglio Generale del Wto, Perez De Castillo, ad ammettere che l'unica "decisione" presa a Cancun, ovvero quella di riavviare i negoziati entro il 15 dicembre a Ginevra, non sarebbe stata rispettata. "Abbiamo fatto progressi sulla strada del rilancio dei negoziati ma non ci siamo ancora ed abbiamo bisogno di più tempo", lo stesso Consiglio ha suggerito che la riunione di oggi servirà perlomeno a "rianimare" i gruppi di lavoro sui diversi negoziati. [DS]

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