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Intercultura: Padova attacca Zaia
Religione
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“Il fallimento del multiculturalismo come la pericolosità del relativismo, che in questi giorni trovano ampio spazio nelle pagine di approfondimento dei giornali, sono sempre stati al centro dell’attenzione di Papa Benedetto XVI e sono, per il Veneto, terra dalla fiera identità e profonda consapevolezza, un punto di partenza per guardare al futuro”. Firmato: Governatore del Veneto Luca Zaia. Si. Del governatore che ha appena consentito l’apertura di un CIE in Veneto, in accordo con il Ministro Maroni.
Il Comune di Padova rispedisce al mittente la dichiarazione di Zaia e cita don Milani: “Quando ci si affanna a cercare apposta l’occasione pur di infilare la fede nei discorsi, si mostra d’averne poca, di pensare che la fede sia qualcosa di artificiale aggiunto alla vita e non invece “modo” di vivere e di pensare”. L’Assessore Piron afferma che Zaia vuole salire sopra le parole del Papa Benedetto XVI per affermare che il multiculturalismo ha fallito, dimostrando inadeguatezza culturale e istituzionale e lo invita alla buona educazione. “Si renda conto – continua L’Assessore alle politiche Politiche Scolastiche, Educative, Giovanili - che pur essendo presidente pro- tempore del Veneto non è autorizzato a ridicolizzare tutti i veneti". Ricordiamo allo smemorato Zaia che il papa dice pure: “La chiesa riconosce ad ogni uomo il diritto di emigrare alla ricerca di migliori condizioni di vita, accoglierli e dare loro ospitalità è per tutti un doveroso gesto di solidarietà”.
Dopo don Milani il Comune cita Scola: “è meglio parlare di interculturalismo che è sia l’inevitabile processo di meticciato sia il modo con cui si deve affrontare l’integrazione”. E ancora: “agli occhi della Chiesa gli uomini sono tutti parte di un’unica famiglia umana. Hanno uguali aspirazioni, uguali diritti e uguali obiettivi, perché sono tutti figli di Dio”. A seguire invita ad imparare dalla Germania che ha saputo risolvere il divario tra ricco Ovest e povero Est: “Dobbiamo risolvere il divario tra il nord e il sud. Bisogna guardare ai diritti di tutti con realismo, privilegiando sempre chi ha più bisogno”. Infine il Comune invita Zaia al convegno nazionale del 28 e 29 ottobre promosso dai Centri Interculturali d’Italia ove si parlerà di “fare integrazione tra enti locali, scuola e comunità.”
Nel frattempo il Comune suggerisce di prender visione del rapporto Caritas che dimostra come i migranti in Italia contribuiscono al nostro benessere: producono l’11,1% del PIL, versano 7,5 miliardi all’INPS e 3,5 miliardi al fisco, governano il 3,5% delle imprese, dichiarano oltre 37 miliardi di reddito imponibile.
A proposito d’intercultura riportiamo una notizia buone ed una cattiva. Iniziamo con la buona. Il Giornale, riporta per primo in Italia la nascita della prima guida multilingue per le mamme straniere. Cinese, ucraino, inglese, francese, spagnolo, italiano e arabo: sono le lingue in cui è stata redatta «Tu e il tuo bambino», la guida multilingue realizzata dalla Federazione italiana medici pediatri (Fimp) sui bambini da uno a cinque anni, per migliorare la conoscenza su crescita, sviluppo, nutrizione, pulizia, sicurezza e salute dei piccoli. La guida è stata presentata in Senato in vista del congresso nazionale "Cicatrici sulla pittura fresca", che si aprirà mercoledì a Firenze.
Quella cattiva viene dalla civilissima Svezia. Quando cala il buio, uno o più misteriosi cecchini sparano nelle finestre e nelle abitazioni di immigrati. Dall’inizio dell’anno 2010 sono già una cinquantina gli stranieri vittime di queste sparatorie. Fortunatamente non si registrano vittime anche se alcuni sono stati feriti in modo grave. Motivazioni razziali senza dubbio, che riportano il paese scandinavo all’incubo di 'Laserman', un serial killer che negli anni 90 uccise undici immigrati. Alle ultime elezioni politiche, il Partito dei democratici di Svezia guidato da Jimmie Akesson ha conquistato il 5,7% dei voti e 20 seggi in parlamento. Si tratta di un partito di estrema destra dai connotati apertamente xenofobi. Il rilancio di proclami xenofobi porta i “più fragili” a comportamenti illeciti.
Ora la Regione Veneto si trova ad un bivio. Multiculturalità o xenofobia? [F.P.]