www.unimondo.org/Guide/Diritti-umani/Giovani/Per-un-Trentino-come-modello-nella-cooperazione-internazionale-241218
Per un Trentino come modello nella cooperazione internazionale
Giovani
Stampa

Foto: P. Lima
I giovanə partecipanti del progetto Generazione Cooperazione hanno elaborato alcune raccomandazioni politiche per i candidati alle elezioni provinciali del Trentino che sono invitati ad un confronto pubblico sul futuro della cooperazione internazionale sabato 23 settembre.
È entrato nel vivo il progetto “Generazione Cooperazione: Mettiamola in agenda!”, promosso da FOCSIV con il patrocinio di ASviS, Caritas Italiana, Forum Nazionale del Terzo Settore e MISSIO. Sostenuto e cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, in collaborazione con la Campagna 070, in Trentino il progetto è coordinato dalla Fondazione Fontana e FaRete (un coordinamento di più di 50 organizzazioni trentine di cooperazione e solidarietà internazionale) in partenariato con l’associazione Viração&Jangada, ed ha dato vita ad un percorso critico con un gruppo di giovanə tra i 18 e i 30 anni che hanno deciso di impegnarsi per realizzare azioni di sensibilizzazione, informazione, e pressione politica sui temi della cooperazione internazionale allo sviluppo.
“Crediamo che la cooperazione internazionale e di comunità sia un’opportunità che porta allo sviluppo reciproco; ci siamo impegnati in questo percorso perché non siamo solo studentesse e studenti di passaggio in questa città, ma vogliamo riappropriarci di un ruolo e di un luogo contribuendo attivamente con la nostra parte; lo abbiamo fatto perché crediamo nei meccanismi della democrazia partecipativa e nella partecipazione orizzontale e dal basso”.
Regioni, Province e Comuni sono tra i principali attori del sistema italiano di aiuto allo sviluppo grazie alle iniziative di cooperazione decentrata e territoriale, e in generale ai rapporti di relazioni internazionali tra enti locali del Nord e del Sud del mondo. Per anni il Trentino ha dimostrato un grande impegno nella cooperazione internazionale e nell’istituzione di reti di solidarietà trasversali. Queste iniziative lo hanno caratterizzato come una “terra di accoglienza” che non solo si è fatta promotrice di nuove possibilità di realizzazione per realtà e persone lontane da noi, ma che ha anche attinto dalle iniziative stesse. La solidarietà internazionale permette l'arricchimento dei soci e dei volontari delle realtà associative trentine e crea nuove relazioni che rafforzano il tessuto sociale. A partire dall’insediamento della nuova giunta provinciale trentina però, si è assistito ad un brusco cambio di rotta nella direzione dei tagli alla cooperazione internazionale e ai progetti di educazione alla cittadinanza globale, con uno smantellamento del precedente sistema funzionale ed efficace, costituitosi gradualmente dal contributo di una molteplicità di individui e associazioni.
Per questo dopo sei mesi di formazione questi giovanə hanno lanciato in questi giorni un follow up con alcune raccomandazioni politiche a tutte le forze politiche che si presenteranno alle elezioni provinciali del prossimo 22 ottobre: “Per aumentare l’impatto del nostro percorso, ci troviamo oggi a presentare a tuttə lə candidatə per le prossime elezioni provinciali le nostre raccomandazioni politiche, perché la cooperazione internazionale venga riportata all’ordine del giorno come è urgente che sia. Ci auguriamo che le nostre proposte vengano ascoltate e inserite nei programmi politici senza essere sottoposte a strumentalizzazione, e ci auguriamo che la loro immediata implementazione possa indirizzare l’azione verso una maggiore cooperazione e solidarietà”.
Questa nuova “Generazione cooperazione” si confronterà con tutte le forze politiche provinciali disponibili alla discussione in un dibattito pubblico, sabato 23 settembre dalle 10.00 alle 12.00 a Trento.
Qui le raccomadazioni: