25 anni alla ricerca di Selma

Stampa

Foto: Pixabay.com

L’11 luglio del 1995 le truppe serbo-bosniache di Ratko Mladić entrarono a Srebrenica, cittadina decretata “Area protetta” dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU nel 1993 e posta sotto protezione dei Caschi blu, dove si erano rifugiati migliaia di bosniaci musulmani fuggiti dai villaggi della zona. In pochi giorni vennero deportate, uccise e occultate in fosse comuni più di 8mila persone, tutti bosgnacchi (bosniaco-musulmani). Centinaia di civili, tra bambini, donne e anziani, vennero sfollati con la violenza, altri tentarono la fuga percorrendo quella che fu per molti una marcia della morte.

Selma Musić aveva sette anni e dieci mesi. La madre Alija si trovava il 12 luglio a Potočari, pochi chilometri da Srebrenica, davanti alla base dei Caschi blu, in cerca di salvezza assieme a centinaia di altri civili. Con lei altri tre figli: Alen di 5 anni, Elvira di 2 e Sadik di sei mesi. Nella folla terrorizzata, spinta a forza dai soldati, Alija perse di vista la figlia Selma. Selma Musić è nata il 17 settembre 1987 a Bukovici, comune di Vlasenica. È scomparsa il 12 luglio 1995 a Potočari vicino a Srebrenica. È stata vista l'ultima volta il 13 luglio 1995 a Ravne, vicino a Kladanj, nel cosiddetto “territorio libero”. Da allora non se ha più traccia.

Informazioni su Selma

Selma Musić è nata il 17 settembre 1987 a Bukovici, comune di Vlasenica. Occhi nocciola, capelli biondo-castano, pelle chiara, presenta difficoltà motoria a braccio e gamba sinistra. E’ scomparsa il 12 luglio 1995 a Potočari vicino a Srebrenica. È stata vista l'ultima volta il 13 luglio 1995 a Ravne, vicino a Kladanj, nel cosiddetto “territorio libero”. Da allora non se ne ha più traccia. Quest'anno compirebbe 33 anni.

La famiglia di Selma ha continuato a cercarne le tracce sino ad oggi, senza risultato. In Bosnia è stata inserita nella lista degli scomparsi e negli anni si è cominciato a credere che fosse stata uccisa e il suo corpo occultato in una fossa comune. Ma nel 2019 è accaduto qualcosa.

La sorella Elvira, oggi ventisettenne, mi ha contattata: “Ciao, ho visto un video in cui hai tenuto un'intervista sui bambini scomparsi dalla Bosnia. I miei genitori e io stiamo cercando mia sorella scomparsa in quegli anni. Di recente è apparsa una sua foto che indicava che era viva...”. Elvira aveva letto l’inchiesta di OBCT e i servizi realizzati dalla Rai sulla storia dei “Bambini di Bjelave”, che da Sarajevo nel luglio del 1992 vennero portati in Italia con l’accordo di farli rientrare in Bosnia alla fine della guerra, ma finirono poi in adozione nonostante i genitori biologici fossero ancora in vita.

Grazie ad Elvira abbiamo ricostruito la vicenda della tragica scomparsa della sorella e ci ha inviato un appello audio, nella speranza che quante più persone lo condividano per aiutare la sua famiglia in questa estenuante ricerca: “Sono Elvira, sorella di Selma Musić che è sparita a Srebrenica nei giorni della caduta della città e che tutta la mia famiglia sta cercando da 24 anni. Quando è scomparsa io avevo solo due anni, per cui purtroppo non mi ricordo di lei. Ciò che mi porto dentro da tutta la vita sono i racconti su di lei che mi hanno riportato i nostri genitori, oltre a una grande sofferenza e un grande vuoto.”

Siamo entrati in contatto con il padre, Salim, che ha raccontato quell’11 luglio: “Ho dovuto prendere la via dei boschi, assieme a tanti altri ragazzi e uomini. Solo io so cosa ho passato e quanto quel cammino sia stato duro. È difficile da raccontare e mai lo dimenticherò. Il momento più duro è stato però quando ho dovuto dividermi dalla mia famiglia, ma ancora peggio quando ho saputo che Selma era scomparsa”.

“Srebrenica era caduta. Mentre gli uomini tentavano la fuga attraverso i boschi, donne, bambini e vecchi si sono incamminati verso la base ONU - ha raccontato invece nel marzo del 2019   la moglie Alija - A Potočari c’era il caos, una folla enorme, la paura si respirava ad ogni passo. Portavo in braccio Sadik, il più piccolo, gli altri tre mi camminavano davanti. Ad un certo punto Selma è sparita dalla mia vista, è stata questione di un secondo.” Alija ha cominciato a cercarla per ore in mezzo a quella massa umana, rivolgendosi anche a Ratko Mladić: “Gli ho tirato la manica della camicia dicendogli che avevo perso mia figlia, ma mi ha spinta via. Poi ci hanno stipati sugli autobus...”. Assieme a centinaia di sfollati verranno mandati verso il cosiddetto “territorio libero” controllato dall’Armija BiH.

Il marito Salim invece ha percorso più di 100 km a piedi lungo quella che è stata chiamata la “Marcia della morte” e - a differenza di molti altri morti di stenti, per le ferite o uccisi lungo il tragitto - è riuscito ad arrivare in territorio libero: “Ho ritrovato mia moglie e i miei tre figli il 20 luglio, a Lukavac [a nord-ovest della città di Tuzla]”. Segnalarono subito alla Croce Rossa e all’Unhcr (Alto commissariato delle nazioni unite per i rifugiati) la sparizione di Selma.

Nei sette anni in cui vissero da sfollati in un villaggio nei pressi Lukavac [nel Cantone di Tuzla], non ebbero alcuna informazione su Selma e nel 2002 tutta la famiglia ha ottenuto i visti per gli Stati Uniti. Oggi Salim, con la moglie Alija e i due figli Alen e Sadik, vivono a Saint Louis nel Missouri, mentre Elvira vive con il marito e due figli nell’Iowa.

Ma l’anno scorso è accaduto un fatto inaspettato, come ci ha raccontato Elvira: “A marzo 2019, solo per caso, mia mamma ha visto una foto apparsa su una pagina Facebook e ha riconosciuto subito i vestiti che Selma portava quel giorno... ci ha chiamati tutti per dircelo”. “I miei genitori fin dalla sua scomparsa hanno continuato a cercare tracce di mia sorella nei modi più disparati ma senza alcun risultato per 24 anni e questo evento ci ha dato nuove speranze”, ha proseguito Elvira. Hanno poi proseguito la ricerca attraverso il profilo Facebook aperto dal fratello di Elvira nel 2011 “Missing Selma Music since July 12 1995 in Srebrenica, Potocari  ”.

SEGUE SU: Balcanicaucaso.org

Ascolta l'appello audio di Elvira Musić Se si dispone di informazioni, segnalarlo alla Croce Rossa del proprio paese o all'Interpol o alla polizia locale. Per ulteriori informazioni si veda la pagina Facebook: “Missing Selma Music since July 12 1995 in Srebrenica, Potocari  ”.

Ultime su questo tema

Eternit e panini kebab

10 Settembre 2025
Un pellegrinaggio sui campi da rugby italiani, con lo scopo di condividere e raccontare le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini)

A Berlino manganelli e arresti sui pro-Pal

26 Luglio 2025
Negli ultimi mesi, la repressione delle manifestazioni per Gaza ha assunto toni che inquietano. Dall'inviato in Germania.

Il diritto di scegliere: autonomia riproduttiva tra desiderio, ostacoli e nuove prospettive

23 Luglio 2025
Crescita, calo delle nascite, invecchiamento: la demografia globale è segnata da squilibri e contraddizioni. Ma il vero nodo non è quanti figli si fanno, bensì chi può davvero scegliere se e quando...

Comunicare nella nostra lingua: presupposto per qualsiasi futuro

01 Luglio 2025
Il 4° Obiettivo dell'Agenda 2030 è dedicato ad un'istruzione di qualità. Lo abbiamo Raggiunto? Ne abbiamo parlato con la Rete Italiano Trento. (Alessandro Graziadei)

La decolonizzazione parte dai nostri sguardi

03 Giugno 2025
Contro gli orrori di Israele e l’ipocrisia dei governi delle grandi potenze possiamo, in basso, imparare ad ascoltare le voci femministe palestinesi. Hanno qualcosa da dirci. (ComuneInfo)

Video

Fare Spazio ai Giovani - Lo spot! :)