Il drammatico avvitamento del Paese dei cedri

Stampa

Foto: Pixabay.com

La situazione è esplosiva perché la frustrazione della gente per la mancata verità va ad accrescere le sofferenze di una popolazione stressata dalla pesante crisi economica che a distanza di un anno non ha fatto che acuirsi”, scrive l’agenzia Fides in un articolo che ricorda l’esplosione del deposito di nitrato d’ammonio che il 4 agosto scorso sconvolse la capitale del Paese dei cedri.  “L’inflazione ha raggiunto vette che ricordano quelle della Repubblica di Weimar nella Germania negli Venti del secolo scorso – prosegue l’agenzia citando fonti locali – e con un milione di lire libanesi si compra un po’ di carne e qualche altro genere alimentare. Mancano benzina, nafta e a volte persino il pane. È il mercato nero a fare i prezzi. Il dollaro è schizzato in poco tempo da 18.000 a 23.000 lire. In un Paese che importa quasi tutto è una tragedia. Specie per i malati, e in particolare quelli cronici. Le medicine scarseggiano ma si trovano al mercato nero a prezzi scandalosi. Ad esempio una medicina che costava 6/7.000 lire costa ora 180.000 lire”.

Agli  oltre 200 morti per un dramma senza colpevoli  si sono aggiunte le sofferenze dovute alla crisi economica  e politica che non è migliorata dopo che Najib Mikati ha ottenuto, dopo le consultazioni parlamentari, l’incarico dal Presidente libanese Michel Aoun di formare un nuovo esecutivo. Najib Mikati, classe 1955, è un miliardario, già ministro dei lavori pubblici e dei trasporti, due volte premier (la prima volta per pochi mesi nel 2005 e poi nel 2011), capo del movimento Azm e uno degli uomini più ricchi e potenti del Paese. Chiaramente il clima di sospetto e di impunità che circonda la vicenda dell’esplosione di agosoto non fa che peggiorare il clima...

Segue su Atlanteguerre.it

Ultime su questo tema

La Lungimiranza del Malawi: il fotoreportage

22 Ottobre 2025
Il fotoreportage dal Malawi di Silvia Orri.

Contro la pedo-pornografia: l’UE rinvia la decisione finale

18 Ottobre 2025
Il voto del Consiglio Europeo sul regolamento della Chat Control è rimandato. (Miriam Rossi)

“L’accordo per Gaza deciso senza il minimo coinvolgimento dei palestinesi”.

14 Ottobre 2025
Intervista a Maria Elena Delia, referente per l’Italia della Global Sumud Flotilla e Global Movement to Gaza. Il ricordo di Vittorio Arrigoni. (Laura Tussi)

Melma fa rima con stella

11 Ottobre 2025
Il progetto "L’ovale storto" racconta le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini)

Medici, operatori umanitari e giornalisti: intervista a Elisabeth Di Luca in rotta su Gaza

07 Ottobre 2025
Lo scorso 30 settembre è partita la Conscience della Freedom Flotilla Coalition, con a bordo un centinaio tra medici, operatori umanitari, giornalisti ed equipaggio: nelle pro...

Video

Diritti economici, sociali e culturali per tutti!