Corruzione nella pubblica amministrazione: la situazione paese per paese

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L’indice della percezione della corruzione nel 2023 – Immagine tratta dal sito di Transparency International

Una situazione di corruzione diffusa e un’ incapacità di far fronte a livello globale alle sfide derivanti dall’impunità e dall’indebolimento dei sistemi di giustizia: è questo il quadro che emerge dall’ultimo indice di percezione della corruzione di Transparency International. Che ha analizzato la situazione paese per paese.

Indice di percezione della corruzione: lo studio di Transparency International

Il 30 di gennaio l’ong Transparency International ha presento il suo report Corruption Perceptions Index (Cpi) 2023, uno strumento che offre una misurazione basata su una scala da 0 a 100 (dove 0 è la peggiore performance) per mappare la percezione di corruzione del settore pubblico di ciascun paese che appare nel ranking.

L’indice è dunque una classifica globale sulla corruzione, la più utilizzata al mondo.

Sul sito web di Transparecny International si specifica che «il punteggio di ciascun paese è una combinazione di almeno tre fonti di dati tratte da 13 diverse indagini e valutazioni sulla corruzione. Queste fonti di dati vengono raccolte da una serie di istituzioni rispettabili, tra cui la Banca Mondiale e il Forum Economico Mondiale».

Il quadro generale del 2023 mostra dei progressi minimi nella grande maggior parte dei paesi valutati, dimostrando che la corruzione nel settore pubblico a livello globale rimane una piaga difficile da debellare.

La media mondiale per il 2023 rimane a 43 punti (la stessa da 12 anni a questa parte) e più di due terzi dei paesi della classifica ottengono un punteggio inferiore a 50 su 100.

Corruzione nella pubblica amministrazione: cosa accade nell’Ue

Se analizziamo le prime 10 posizioni della classifica scopriamo che 7 di questi paesi fanno parte dell’Ue (gli altri tre sono Norvegia, Nuova Zelanda e Singapore), con la Danimarca a guidare il ranking, in positivo, aggiudicandosi il punteggio più alto con 90/100.

Nell’Unione europea però esistono grosse differenze e se prendiamo ad esempio il caso dell’Italia scendiamo fino al posto numero 42 su 180 (condiviso con Dominica, un’isola nazione nel Mar dei Caraibi, e Slovenia) con un punteggio di 56 (invariato rispetto all’anno precedente).

Anche se la differenza con la Danimarca resta notevole, è importante sottolineare come il nostro paese abbia fatto dei notevoli passi avanti dal 2012, passando da un punteggio di 42 all’attuale 56...

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