Caso Depardieu: la Russia nuovo eden degli evasori fiscali?

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La Russia dopo essere diventato il paradiso degli oligarchi e dei nuovi super-ricchi fedeli al regime, forse si appresta a diventare l’eden degli evasori fiscali o di chi non vuole pagare le tasse nel proprio Paese.

Oggi il sito internet del Cremlino ha annunciato che il presidente russo Vladimir Putin, grande amico di un altro allergico alle tasse ma che le tasse le ha aumentate agli altri - Silvio Berlusconi - ha firmato un decreto che concede la cittadinanza russa all’attore francese Gérard Depardieu che così dalle bandiere rosse di 900 di Bertolucci passa a quelle bianche, rosse e blu dell’uomo forte della Russia, l’ex agente del Kgb Putin. D’altronde alle ultime elezioni Gérard Depardieu aveva sostenuto Nicolas Sarkozy e finanziato il partito gollista che in gioventù aveva combattuto come compagno e finanziatore del Partito comunista francese.

Comunque, il Cremlino annuncia che “Ai sensi del paragrafo «a» dell’articolo 89 della Costituzione della Federazione della Russia, si soddisfa la domanda di cittadinanza di Gérard Xavier Depardieu, nato nel 1948 in Francia”. Richiesta evasa in tempi record visto che solo il 20 dicembre Putin aveva rivelato che l’attore francese aveva fatto domanda di cittadinanza. Tempi record in un Paese dove ai “culi neri” del Caucaso ed ai cittadini dell’ex impero sovietico è ancora difficile trasferirsi nell’ex madre patria del socialismo irrealizzato.

Obelix-Depardieu pensa evidentemente che “Sono pazzi questi romani”, ma non gli slavi e l’eroe a fumetti dell’indipendenza francese, dopo essersi messo in tasca l’ultimo sostanzioso cachet della saga, si è comunque accasato sotto l’ala protettiva di Putin dopo che il 16 dicembre aveva inviato una lettera aperta al primo ministro francese Jean-Marc Ayrault nella quale annunciava la sua intenzione di rinunciare al passaporto francese perché François Hollande voleva introdurre una tassa del 75% sui guadagni superiori ad un milione di euro poi bocciata dal Conseil constitutionnel français.

Subito Depardieu aveva annunciato di volersi trasferire in Belgio, ma i vicini gallici non hanno mostrato molto entusiasmo verso Obelix e allora l’attore ha detto di pensare di trasferirsi in Montenegro, Paese noto per un regime fiscale che spesso sconfina nella complicità con i traffici criminali, o in Russia. Ma che alla star francese piacesse molto l’ex Unione Sovietica lo si era già capito nell’aprile 2002 quando comprò dei vigneti di proprietà statale vicino al villaggio di Ouglovoie, nella repubblica autonoma russofona della Crimea, in Ucraina.

L’ex comunista Depardieu sembra avere un’attrazione per i dittatori delle ex repubbliche sovietiche: la sua nuova musa è Gulnara Karimova, la figlia maggiore di Islam Karimov, presidente dell’Uzbekistan in carica solo dal 24 marzo del 1990. Un vero e proprio modello di democrazia che governa con una spietata cleptocrazia il Paese dell’Asia centrale. E Depardieu non è solo tra gli amici del dittatore, ma ha cantato per lui ed ha intenzione di fare un film con sua figlia.

Ma alla fine Putin, che sembra avere una predilezione per i personaggi eccessivi, ha battuto tutti e si è aggiudicato Obelix e probabilmente una pletora di richiedenti i passaporti russi fatta di pirati della finanza globalizzata e di evasori ed elusori che vogliono continuare a vivere (e sfruttare) i loro Paesi senza pagare le dovute tasse, senza sentire il bisogno della solidarietà e della gratitudine con il loro pubblico, nel caso di Depardieu, o dei loro consumatori o vittime nel caso degli altri.

Umberto Mazzantini

Fonte: greenreport.it

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