Osservatori per le elezioni in Congo

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Dai 'Beati costruttori di Pace' parte l'appello per una presenza della società civile europea in qualità di osservatori per le elezioni che si svolgeranno nei prossimi mesi nella Repubblica Democratica del Congo.

Osservatori della società civile europea:
in solidarietà con il popolo congolese che costruisce la democrazia e la pace

Nel 2001 eravamo in 300 dall'Europa ad ascoltare il confronto e lo scambio di opinioni al Simposio Internazionale per la Pace (SIPA) a Butembo, Nord Kivu. "Insieme vogliamo costruire un mondo in cui i rapporti di forza siano sostituiti dalla forza dei rapporti," affermò in quell'occasione il Vescovo Sikuli. Il SIPA si è concluso il 1 marzo 2001 con una grande Marcia per la Pace.

 

Nel 2002, accogliendo la richiesta degli organismi di società civile della città di Kisangani, ci siamo impegnati per organizzare la partecipazione di altri europei al secondo SIPA che si sarebbe dovuto tenere in quella città. All'ultimo minuto, con l'aereo già in pista, fummo fermati. Il SIPA di Kisangani fu proibito dalle autorità del luogo e l'autorizzazione già concessa ai partecipanti europei fu negata.

 

Abbiamo continuato a seguire l'evoluzione del processo di transizione nella Repubblica Democratica del Congo. In piccoli gruppi abbiamo compiuto viaggi in varie zone del paese, per rafforzare i legami di amicizia e solidarietà che ci legano alle diverse realtà di società civile organizzata.

 

Con gioia abbiamo seguito la partecipazione delle donne e degli uomini congolesi al Referendum del 18-19 dicembre scorsi. Già da tempo chiedevamo ai nostri amici congolesi come poter esprimere concretamente la solidarietà verso questo importante processo di costruzione della democrazia e della pace. E adesso la Commissione Elettorale Indipendente, con il suo Presidente l'Abbé Apollinaire Malumalu, ci chiede di accompagnare il popolo congolese nel loro primo vero percorso elettorale.

 

Vorremmo quindi offrire la nostra presenza in qualità di osservatori per le elezioni che si svolgeranno nei prossimi mesi, per sottolineare quanto crediamo sia importante la costruzione di istituzioni democratiche nell'impegno per la pace.

 

La nostra missione si comporrà di rappresentanti di associazioni e comitati, enti locali, gruppi religiosi e sindacati, ma anche di singoli amici dell'Africa. Ci coordineremo con le missioni istituzionali, in particolare dell'Unione Europea. Saremo presenti laddove saremo chiamati e ci porremo in ascolto della popolazione. Risponderemo alle esigenze che ci verranno man mano fatte presenti. Collaboreremo con la Commissione Elettorale Indipendente, espressione della società civile congolese.

 

In passato, la realtà della popolazione congolese è stata troppo spesso ignorata dalla società civile europea. Una ignoranza favorita dal silenzio colpevole dei mezzi di informazione. Vogliamo con la nostra missione tentare di rompere questo silenzio. Ognuno degli osservatori della nostra missione si farà portavoce, al ritorno, della volontà di pace dei congolesi, ne siamo certi. E così rafforzeremo quelle reti di amicizia tra i popoli che, soli, rappresentano le basi per la costruzione di un vero futuro di pace nel mondo.

 

Beati i costruttori di pace

9 gennaio 2006.

 

La prima missione di verifica della fattibilità avverrà a gennaio 2006. Al ritorno, pensiamo di lanciare l'appello per l'adesione alla missione a livello italiano ed europeo, con un programma di incontri formativi ed informativi. A febbraio, dunque.

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