Migranti: dura condanna per i trasferimenti forzati

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Le associazioni umanitarie Amnesty International, ICS e Medici Senza Frontiere condannano duramente la procedura adottata dal Governo italiano per gestire l'arrivo di molti migranti a Lampedusa negli ultimi giorni. Il ponte aereo per riportare immediatamente in Libia oltre 300 stranieri appena arrivati nel nostro Paese rappresenta una gravissima violazione delle norme italiane e delle convenzioni internazionali in materia di diritto d'asilo.

L'allontanamento di queste persone dall'Italia senza averle adeguatamente informate del diritto di chiedere asilo e senza l'accesso alla procedura per l'eventuale riconoscimento dello status di rifugiato è un comportamento che si colloca al di fuori di ogni contesto normativo nazionale e internazionale. In particolare si tratta di una grave violazione della Convenzione di Ginevra che all'articolo 33 sancisce il principio di non-refoulement (principio di non respingimento dei richiedenti asilo anche se entrati illegalmente nel territorio dello Stato).

"Molti degli uomini e delle donne che raggiungono l'Italia affrontando viaggi pericolosissimi fuggono da guerre e persecuzioni. L'Italia ha il dovere di offrire a queste persone la possibilità di vedersi riconoscere lo status di rifugiato attraverso la procedura stabilita dalle leggi nazionali. Questi trasferimenti forzati e arbitrari rappresentano una violazione gravissima e per alcuni degli stranieri potrebbero tradursi in una seria minaccia per la loro vita", dice Stefano Savi, direttore di MSF in Italia.

"Tutti hanno diritto a chiedere asilo e ad essere informati su tale diritto. L'Unione Europea e l'Italia devono cessare ogni tentativo di scaricare le proprie responsabilità e i propri obblighi internazionali su Paesi terzi; tutto ciò conduce a risultati inaccettabili e a potenziali violazioni della Convenzione di Ginevra sullo status di rifugiato", ha dichiarato oggi Francesco Messineo, responsabile del Coordinamento Rifugiati e Migranti di Amnesty International Italia.

"Particolarmente grave è la scelta di rinviare gli stranieri arrivati in Italia verso Paesi che potrebbero non assicurare il rispetto dei diritti umani e che non hanno firmato le Convenzioni internazionali in materia di diritto d'asilo. L'Italia si rende a tutti gli effetti co-responsabile di tali eventi.", afferma Gianfranco Schiavone, vicepresidente nazionale dell'Ics (Consorzio Italiano di solidarietà)

Dal 2001 Amnesty International, MSF e ICS collaborano per garantire il rispetto dei diritti dei rifugiati e per promuovere in Italia - unico Paese Ue a esserne privo - l'adozione di una legge organica sul diritto d'asilo.

Approfondimento: Campagna Diritto di asilo

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