Internet: c'è un'altra 'lista nera' di 'ebrei traditori'

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Oltre al blog con la 'black list' di 162 professori ebrei accusati di "fare lobby" a favore dei "sionisti" - che ha suscitato l'immediata reazione del Viminale e accertamenti tramite la polizia postale - esiste un'altra "lista nera" di ebrei e israeliani ritenuti 'traditori o minaccia' per Israele: lo segnala un comunicato del Forum Palestina fornendo l'indirizzo del sito del gruppo ultrasionista (http://masada2000.org/list-A.html). Il sito, tuttora attivo, riporta nella "black list" autori e personalità molto conosciute nel nostro Paese come Norman Filkestein, Ilan Pappe, Naomi Klein, il musicista Gilad Atzmon, Nuri Peled e centinaia di altri.

"Condanniamo senza mezzi termini qualsiasi discriminazione o attacco di tipo razziale o religioso nei confronti di chiunque" - scrive Forum Palestina. "Condanniamo queste discriminazioni e attacchi soprattutto quando essi passano da odiosi pregiudizi a veri e propri sistemi legislativi". Il Forum condanna inoltre "qualsiasi tentativo di mettere in relazione la vicenda della lista nera dei docenti universitari con la campagna politica in corso sulla contestazione della Fiera del Libro di Torino". "Sospettiamo che la scoperta in questi giorni di aspre polemiche sulla Fiera del Libro di Torino, di una lista nera di docenti che nel 2005 sottoscrissero un appello contro il boicottaggio delle relazioni tra università britanniche e israeliana, non sia del tutto casuale ma strumentale" - nota il Forum che sottolinea come "quel documento era postato anonimamente da tempo in un blog, ma solo adesso è stato notato e intercettato".

Prosegue, intanto la Campagna "2008: Anno della Palestina". Nell'ambito della Campagna, le associazioni di solidarietà con il popolo palestinese vogliono porre con forza all'attenzione dell'opinione pubblica e degli organi istituzionali "l'assordante silenzio dei governi europei di fronte al criminale embargo contro il popolo palestinese della Striscia di Gaza, che si traduce nella complicità con la strategia di annientamento perpetrata dallo Stato di Israele attraverso l'isolamento economico e le continue incursioni militari".

Lo scorso 26 gennaio il popolo palestinese, aprendo le brecce nel muro di confine di Rafah, tra la Striscia di Gaza e l'Egitto, ha dimostrato di non essere disposto ad accettare un blocco che priva la popolazione della Striscia di quanto necessario per vivere dignitosamente, inclusa la possibilità di accedere alle cure mediche al di là del valico. "La chiusura del valico limita pesantemente il libero passaggio delle persone e delle risorse da e per la Striscia di Gaza, portando all'allestimento di accampamenti di fortuna dove in molti hanno già perso la vita" - sottolinea Forum Palestina. "Come se non bastasse i palestinesi della Striscia stanno subendo le conseguenze del taglio della fornitura di energia elettrica da parte di Israele, che lascia al buio le scuole e le strutture sanitarie".

Dal 15 al 18 febbraio una delegazione promossa dal Forum Palestina, l'Unione Democratica Arabo-Palestinese, e le altre associazioni di amicizia con il popolo palestinese, insieme all'agenzia palestinese Watanpress e all'Unione dei Giovani Progressisti Palestinesi porterà a Gaza l'opposizione all'embargo portando medicinali e aiuti umanitari e partecipando ad una serie di incontri con rappresentanti delle forze politiche e della società civile palestinesi. [GB]

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