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I processi di Genova e le iniziative
Diritti civili
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Sabato 26 giugno comincia l'udienza preliminare per la Diaz: il gip dovrà decidere se accettare la richiesta di rinvio a giudizio per 29 agenti e dirigenti di polizia presentata dai pm. Per quella data il Comitato Verità e Giustizia per Genova sta preparando alcune iniziative a Genova. Prima di una decisione si passerà attraverso numerose udienze: il gip ne ha già fissate una trentina, fino ad arrivare ad ottobre, anche se probabilmente ne serviranno meno. Nel frattempo prosegue (ogni martedì) il processo contro i 25 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio. E' finita anche l'inchiesta sui fatti di Bolzaneto ma ancora non è stata formulata la richiesta di rinvio a giudizio, attesa comunque entro breve tempo. Nel giro di pochi mesi, dunque, il palazzo di giustizia di Genova sarà teatro di un'intensa attività giudiziaria legata al G8.
Sul piano operativo significa una forte lievitazione dei costi. Il Comitato, dal luglio 2002 (quando è nato) ad oggi, ha raccolto circa 50 mila euro. Molti? Pochi? Potremmo discuterne, ma intanto si è deciso di utilizzare questa somma, e il denaro che continueremo a raccogliere, per sostenere il servizio di segreteria e documentazione a sostegno degli avvocati impegnati in tutti i processi aperti dopo il G8 del luglio 2001. Si tratta di un lavoro imponente. Per i tre processi principali (contro i 25 manifestanti; contro agenti e dirigenti di polizia per la Diaz; contro agenti e funzionari di vari corpi per Bolzaneto) i pm hanno raccolto una mole impressionante di documenti: il solo lavoro di archiviazione e riproduzione (da dvd e cd-rom a migliaia e migliaia di fotocopie) è lunghissimo e costoso. Abbiamo affittato a Genova due stanze più grandi di quella finora utilizzata e acquistato una fotocopiatrice, per agevolare il lavoro di archiviazione e garantire agli avvocati condizioni accettabili di lavoro. Prevediamo che per mantenere negli anni, di pari passo con i processi, il funzionamento di questo ufficio dovremo aumentare la nostra capacità di raccolta fondi. Perciò la nostra campagna di sottoscrizione è sempre aperta e diventa via via più urgente organizzare iniziative a sostegno del Comitato. e del suo conto corrente.
Continua la raccolta di firme per la petizione "Mai più come al G8", cominciata nel 2003 alla marcia per la pace Perugia-Assisi. Siamo stati presenti, con i nostri moduli, in varie iniziative locali e alla grande manifestazione per la pace del 20 marzo scorso a Roma. Abbiamo già messo insieme alcune migliaia di adesioni, ma è necessario proseguire la campagna in vista della scadenza di luglio: in occasione del terzo anniversario del G8 chiuderemo la raccolta delle firme, che presenteremo ai capigruppo parlamentari e ai presidenti delle due Camere. La petizione si rivolge ai presidenti di Camera e Senato per sollecitare la discussione di progetti di legge già presentati in parlamento su: commissione d'inchiesta per i fatti di Napoli e Genova; introduzione del reato di tortura; formazione degli agenti alle tecniche della nonviolenza; messa al bando dei gas lacrimogeni pericolosi per la salute; obbligo per gli agenti di portare etichette di riconoscimento su caschi e divise.
Chiunque può raccogliere firme, scaricando il modulo dal sito (non serve la carta d'identità): le firme vanno poi spedite alla sede del Comitato.